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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Case popolari, cambiano le norme: 700 famiglie non ne hanno più diritto

Abbassamento della soglia Isee per la permanenza negli alloggi pubblici. Dal 1° ottobre scattano anche i nuovi canoni di affitto con aumento effettivo attorno al 10%

Quasi 700 famiglie non hanno più i requisiti per rimanere nelle case popolari e quasi 500 vivono in città. Nuove norme in vigore da quest'anno sull'Edilizia residenziale pubblica che prevedono l'abbassamento della soglia per la permanenza negli alloggi pubblici (da 34.308 euro di Isee e nessun limite di patrimonio a 24.016 euro di Isee più un massimo di 49.000 euro di patrimonio mobiliare).

Gli inquilini interessati, poco meno di un 5% del totale degli assegnatari a Bologna e dintorni, "sono stati già informati", spiega il presidente Acer Alessandro Alberani. "Alcuni lo sapevano, altri stanno valutando. Ovviamente- sottolinea Alberani- abbiamo cercato il più possibile di frenare i pochi furbetti, visto che qualche giochino si può fare quando si parla di patrimonio ed Isee. Ma alla lunga i furbi non reggono come una volta".

Ad esempio diversi anziani che da molto tempo vivono in case Erp, nel frattempo accumulato un certo patrimonio anche se ci sono situazioni di fragilità sociali, per questo ci sarà una moratoria di due anni in caso di famiglie composte solo da persone con disabilità, da anziani ultrasettantenni o famiglie con almeno un minore sotto tutela del tribunale o in carico al servizio di neuropsichiatria infantile.

AFFITTI. Dal primo ottobre scattano anche i nuovi canoni per gli alloggi Erp, che prevedono un aumento effettivo attorno al 10%.
Il canone medio sarà di 61 euro per circa la meta' delle famiglie assegnatarie, quelle in fascia di protezione con un Isee fino a 7.500 euro; di 195 euro per chi ha un Isee fino a 17.154 euro e di poco meno di 300 euro per la fascia con un Isee fino a 24.016 euro. I nuovi canoni terranno conto, con un rincaro massimo del 15%, anche del valore al metro quadro dell'alloggio, a seconda di posizione e caratteristiche.

"E' una rivoluzione delle politiche abitative, nella direzione che Acer ha sempre voluto: tutela i più deboli ma introduce elementi di equita'", sottolinea Alberani. (dire)

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