Esami di maturità, Piccinini (M5S): "Vaccinare tutti gli studenti"
La capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle chiede di seguire il modello Lazio che ha annunciato la somministrazione del monodose Johnson&Johnson ai maturandi
Vaccinare gli studenti dell’ultimo anno prima dell’inizio dell’esame di maturità. Lo propone Silvia Piccinini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle che chiede di seguire il modello Lazio che ha annunciato appunto la somministrazione del monodose Johnson&Johnson ai maturandi.
"Credo che sia un’iniziativa assolutamente condivisibile e che deve essere estesa anche alla nostra Regione”, spiega Piccinini. Lo scorso anno gli studenti impegnati nell’esame di maturità in Emilia-Romagna erano poco meno più di 34mila. “Si tratta di numeri assolutamente accessibili per il nostro sistema di vaccinazioni – aggiunge - Ecco perché chiediamo alla Regione di prendere in considerazione l’ipotesi di poter anche da noi vaccinare gli studenti della maturità prima dell’inizio degli esami. Sarebbe un modo per garantire loro, dopo un anno particolarmente difficile, una relativa tranquillità per lo svolgimento di un momento molto importante per la loro vita e la loro crescita” conclude la capogruppo regionale M5S.
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Secondo quanto anticipato dal Ministero, gli esami di maturità inizieranno il 16 giugno, mentre da lunedì 14 si insedia la commissione. “L’Esame consentirà alle studentesse e agli studenti di esprimere quanto maturato nel corso dei loro anni di studio”, ha sottolineato il Ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi. “Studentesse e studenti, attraverso il loro elaborato, che potrà essere un testo, ma anche una prova pratica o un prodotto multimediale, potranno dimostrare ciò che hanno appreso e compreso, la loro capacità di pensiero critico e di esprimersi. L’Esame - prosegue il Ministro - deve essere concepito come il diritto di tutte le studentesse e tutti gli studenti ad essere valutati sulla base delle attività scolastiche svolte nell’arco di tutto il loro percorso. Tenendo conto delle difficoltà vissute durante l’emergenza sanitaria”.
E' previsto un esame del primo ciclo che prevede una prova orale a partire dalla discussione di un elaborato su una tematica che i Consigli di classe assegneranno, tenendo conto delle caratteristiche personali di ciascuna studentessa e di ciascuno studente, entro il prossimo 7 maggio. L’elaborato sarà trasmesso alla commissione entro il 7 giugno.
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L’Esame del secondo ciclo prevede un colloquio orale, a partire dalla presentazione dell'elaborato. Come per gli esami conclusivi del primo ciclo, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso, e saranno le istituzioni scolastiche a stabilire eventuali deroghe al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale. Si deroga anche al monte orario previsto per i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, che non rappresenta un requisito di accesso. Il credito scolastico avrà un peso fino ad un massimo di 60 punti, 40 per l’orale. La votazione finale resta in centesimi e si potrà ottenere la lode. La commissione sarà interna, con il Presidente esterno.
Nella conduzione dei colloqui si terrà conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente, che comprende il percorso scolastico, ma anche le attività effettuate in altri ambiti, come sport, volontariato, attività culturali.