rotate-mobile
Cronaca

Estorsioni e danneggiamenti, fermata banda cinese: "Azioni tipiche del racket"

Due asiatici sottoposti a custodia cautelare in carcere e al divieto di dimora a Bologna: ad agire con loro, ai danni di diversi esercizi commerciali, anche altri otto connazionali

Episodi di danneggiamento e tentate estorsioni ai danni di alcuni esercenti cinesi della zona Ferrarese/Corticella finiti nel mirino di una banda di connazionali che agivano secondo le regole della criminalità organizzata: individuati i responsabili e arrestato il "capo" del gruppo composto da 10 giovani, alcuni persino minorenni. I provvedimenti cautelari nei confronti dei responsabili (obbligo di dimora a Bologna per Y.K, classe 1993) e l'arresto del leader sono avvenuti nella giornata di ieri, dopo un'intensa attività investigativa della Polizia diretta dal Dottor Gustapane con l’ausilio della Squadra Mobile di Biella.

CHIEDONO IL "PIZZO" POI GLI DISTRUGGONO IL NEGOZIO. Tutto ha inizio lo scorso 12 aprile, quando il "gruppetto" si è presentato da un parrucchiere cinese, prima come cliente per un sopralluogo, e poi per tentare di estorcere al negoziante una cifra pari a 500 euro al mese come "pizzo". Due giorni dopo scatta il danneggiamento ai locali dell'esercizio commerciale: specchiere mandate in mille pezzi e un raid che conta circa 4 mila euro di danni. I giovani coinvolti, boss compreso, sono stati riconosciuti da altri cittadini cinesi che li hanno riconosciuti ed è scattata la denuncia: "Un buon segnale quello della denuncia - commenta la Questura - soprattutto in riferimento a un ambiente omertoso come quello della comunità cinese".

Negozio distrutto da banda di cinesi

A CAPO DEL GRUPPO UN CINESE "GIA' NOTO". C'era L.C. a capo del gruppo di 10 giovani responsabili non solo del tentativo di estorsione ai danni del parrucchiere, ma anche di tante altre richieste di denaro a negozianti connazionali: sull'arrestato pendeva però un altro precedente legato a una rissa sanguinosa avvenuta nel 2008. Le richieste e le minacce erano sempre le stesse: "Mi dai 500 euro al mese o ti faccio fare la fine del parrucchiere".

I due stranieri sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere e al divieto di dimora a Bologna perchè ritenuti appunto responsabili dei reati di tentata estorsione e danneggiamento aggravato. Insieme all'ausilio di altri otto connazionali, i due soggetti arrestati avrebbero infierito nei confronti di diversi esercizi commerciali gestiti da connazionali in città.


 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Estorsioni e danneggiamenti, fermata banda cinese: "Azioni tipiche del racket"

BolognaToday è in caricamento