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Cronaca Saragozza / Via XXI Aprile 1945

Ex clinica Beretta occupata: la Procura apre un'inchiesta, si cerca accordo con Ausl

Fascicolo contro ignoti per resistenza a incaricato di pubblico servizio. Era stata riallacciata la corrente dagli occupanti, che il 30 dicembre hanno impedito a una squadra Enel di staccarla, ma l'intervento è stato portato a termine questa notte

In via Garibaldi è stato  aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di resistenza a incaricato di pubblico servizio. Nello stabile nei giorni scorsi era stata riallacciata la corrente elettrica dagli stessi occupanti, che il 30 dicembre hanno anche impedito a una squadra Enel di staccarle, ma l'intervento è stato portato a termine questa notte: il tombino sede dei collegamenti elettrici è stato murato. "Siamo davanti all'ennesimo atto di una farsa- attacca Usb Migranti- che evidenzia l'inconsistenza di qualsiasi dichiarazione di volonta' sentita da più parti in questi giorni sul tema dell'emergenza abitativa".

L'inchiesta nasce dalla denuncia presentata da Enel. L'azienda parla di "impianto manomesso" e di "furto di energia", giustificando l'intervento anche per ragioni di sicurezza e incolumità delle persone all'interno dell'edificio. Si parla anche di "atteggiamenti risoluti" da parte degli occupanti e di "alcune minacce", secondo quanto riferisce l'azienda nella denuncia.Titolare del fascicolo è il pm Antonello Gustapane, lo stesso che nei mesi scorsi firmò l'ordinanza di sequestro dell'immobile.

Quanto accaduto stanotte "rappresenta un gravissimo attacco alla dignità e all'incolumità delle persone: diritti previsti dal dettato costituzionale e dalla giurisprudenza ormai costante nell'affermare il diritto alla casa come diritto fondamentale dell'uomo". Usb Migranti assicura che "la risposta degli occupanti non si farà attendere", contro "l'illegalità di un sistema che nega a famiglie e rifugiati i diritti basilari indispensabili alla sopravvivenza umana". (agenzia dire)

"Apprendiamo con soddisfazione dell’intervento effettuato dai tecnici ENEL che nella notte hanno provveduto per l’ennesima volta al distacco dell’allaccio abusivo alla rete elettrica dell’ex clinica Beretta ed esprimiamo al tempo stesso tutta la nostra solidarietà nei confronti dei dipendenti ENEL che il 30 Gennaio vennero minacciati dagli occupanti abusivi".

Intanto il 10 gennaio l'assessore al Welfare, Amelia Frascaroli, incontrerà di nuovo l'azienda sanitaria per trovare un accordo perchè la struttura "venga lasciata a disposizione dell'emergenza abitativa" e ottenere "un prolungamento dell'uso della struttura. L'obiettivo, precisa Frascaroli, "non è allungare l'occupazione, ma poter svuotare progressivamente lo stabile senza atti traumatici, come uno sgombero". Ma "nessuno ha chiesto il distacco della corrente- sottolinea Frascaroli- l'Ausl ha sempre capito la situazione, che ci sono delle persone lì dentro, e non ha mai staccato luce o acqua. L'Enel ha agito anche per ragioni di sicurezza, fa la sua parte". (agenzia dire)

"Da tempo seguiamo la vicenda e riteniamo che sia giunto il momento che le Istituzioni facciano la propria parte e riportino questo stabile nelle mani dell’AUSL di Bologna". A scriverlo in una nota è il consigliere regionale Lega Nord Daniele Marchetti: "E’ inaccettabile che questa situazione perduri da ormai due anni e che proprio l’azienda sanitaria bolognese stia pagando la fornitura idrica fin dai primi giorni scaricando di fatto tutti i costi sulla collettività. Dopo il distacco della fornitura elettrica, l’AUSL chiuda i rubinetti dell’acqua e si proceda con lo sgombero dello stabile". 

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