In attesa dei finanziamenti per la realizzazione del “Tecnopolo”, gli stabili dell'ex-Manifattura Tabacchi, 130mila metri quadrati, facilmente accessibili e abbandonati, rimangono ancora un ricovero per sbandati o indigenti.

Due giorni fa, un tossicodipendente trovato privo di sensi per un’overdose da eroina. Sono intervenuti i carabinieri che hanno anche identificato due tossicodipendenti che si aggiravano in quell’area: un 34enne di Monzuno e un 39enne di Riolo Terme in possesso di eroina.

LE INDAGINI. Il Nucleo Operativo della Bologna Centro aveva già individuato ben 10 pusher magrebini già noti per la loro attività di spaccio nella zona dell'ex-Manifattura. Tra questi ultimi, un tunisino 17enne, ritenuto responsabile di aver venduto la dose fatale ad un 51enne finito in coma. Il giovane è stato arrestato per spaccio di eroina, lo scorso 10 novembre 2012, in via Galeotti, insieme ad un altro 20enne tunisino. L’esame radiologico sul 17enne ne aveva accertato la maggiore età. Entrambi, nel tentativo di eludere il controllo, avevano anche ingerito dosi confezionate di stupefacente e sono stati sottoposti anche a terapia sanitaria per espellerli. In seguito, altri quattro cittadini pakistani sono stati individuati come fornitori principali dei magrebini. Due di loro sono stati localizzati nella provincia di Monza-Brianza, gli altri due, invece, nella zona di Reggio Emilia. Uno di questi ultimi, un 24enne, era solito venire a Bologna per rifornire i cittadini magrebini di eroina (almeno due viaggi a settimana trasportando 150 – 200 grammi di eroina per volta). I Carabinieri lo hanno arrestato lo scorso 11 dicembre 2012 alla stazione ferroviaria di Bologna con 140 grammi di eroina.

A conclusione delle indagini, sabato mattina i Carabinieri della Stazione Bologna Corticella, del Nucleo Operativo della Bologna Centro, del 5° Reggimento Carabinieri di Bologna, coadiuvati dal Nucleo Cinofili Carabinieri e dalla Polizia Municipale, si sono recati all’interno degli edifici dell’ex Manifattura Tabacchi per un controllo dello stabile. Sono stati trovati quattro tunisini, senza fissa dimora, dai sedici ai ventinove anni, che si erano accampati all’interno di una stanza dell’edificio. Per loro è scattata una denuncia d’invasione di terreni ed edifici.