Cambia il progetto per la ex caserma Mazzoni, ma per uno dei comitati non basta: "Rimangono i palazzoni"
Accolta una parte dei rilievi dei residenti: alcuni lotti verso il ridimensionamento nei progetti di Cdp, ma per il comitato Ex caserme Mazzoni bene comune le modifiche sono insufficienti
Mentre il comitato Per una nuova caserma Mazzoni parla di "risultato piccolo, ma comunque un risultato" per il comitato Ex caserma Mazzoni bene "non vi è l'intenzione di ridiscutere il cuore del progetto speculativo".
Sono state diverse le reazioni dei comitati di residenti alla delibera annunciata con la quale il comune di fatto appone alcune modifiche al progetto di riqualificazione urbanistica delle Ex caserme Mazzoni di via delle Armi, nel quartiere Murri.
Un progetto da 46mila metri quadri, che comprende appartamenti, palazzine, un supermercato, una scuola e un parco, che dovrà essere portato avanti da società di investimento vicine a Cdp, ma che ha fatto sollevare più di un sopracciglio da parte dei residenti.
La delibera del comune ora dà il via libera al progetto, ma appone alcune modifiche. Di fatto, un centro commerciale più piccolo e nessuno 'smantellamento' dell'assetto di via delle Armi com'è oggi. La nuova scuola (nel progetto c'è anche un nido d'infanzia) non sorgerà attraverso la ristrutturazione di un capannone dismesso, ma verrà progettata in altro modo.
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A Cdp viene chiesto, come recita la delibera, di "incrementare e qualificare gli spazi aperti previsti in particolare lungo via delle Armi, valorizzando la presenza del canale di Savena, riconsiderare con attenzione il riutilizzo di un edificio esistente come sede scolastica" e di "riconsiderare il mix funzionale della zona tenendo presente le possibili criticità legate all'insediamento di un nuovo supermercato e la centralità degli spazi verdi e per le attività di quartiere".
La maggioranza di centrosinistra in quartiere, che aveva contestato alcuni aspetti del progetto approvando un ordine del giorno sulle modifiche da fare, oggi esulta. "Vista la nuova delibera della giunta comunale sull'area della ex caserma Mazzoni", il gruppo di centrosinistra "con soddisfazione ne rileva gli importanti contenuti affinché si arrivi alla stesura del progetto definitivo tenuto conto delle istanze che i cittadini e cittadine costituiti in comitato hanno avanzato in questi mesi", afferma il capogruppo Paolo Cavalieri.
Molto meno conciliante è il commento di Ex caserma Mazzoni bene comune: "si evince -tuona il comitato di residenti su Fb- che si chiedono opere di mitigazione sull'impatto ambientale ma non vi è l'intenzione di ridiscutere il cuore del progetto speculativo (i sette palazzoni e i 195 appartamenti)".
Inoltre l'approvazione della delibera è considerata una "grave accelerazione" decisa senza "l'apertura di confronto reale e partecipato con la cittadinanza. Il Comune afferma di aver ascoltato i cittadini: ma quali? Il nostro comitato a fine giugno ha chiesto un incontro all'Assessora Valentina Orioli e il Sindaco, che non si sono nemmeno degnati di rispondere nonostante l'importante mobilitazione che abbiamo messo in campo assieme a centinaia di persone del territorio. Evidentemente ci sono cittadini più comodi da ascoltare rispetto ad altri...".
Bicchiere mezzo pieno invece per il comitato Per una nuova caserma Mazzoni, che rimarca, rispondendo ad alcuni commenti sulla pagina Fb dello stesso comitato: "Riteniamo anche che il fatto che nella delibera vengano date chiare indicazioni alla proprietà su come sviluppare il progetto sia un risultato. Siamo cittadini, non siamo politici, lo abbiamo fatto con le nostre forze e le nostre potenzialità e il contributo di chi ha sposato la causa" anche se precisa: "Nessuno ha esultato. Abbiamo scritto che è un piccolo risultato, ma poiché si trattava di un progetto preliminare è molto importante che ci abbiano ascoltato".