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Cronaca Centro Storico / Via Begatto

LETTORE. Ex orfanotrofio S. Leonardo, casa del '300 campione di incuria, guano e sporcizia

Dalla segnalazione di un lettore della zona, la piccola deliziosa casa del 1300 in via Begatto: lo scorcio da via San Vitale delude per lo stato di manutenzione, l'incuria e "l'azione dell'uomo"

Ex orfanotrofio San Leonardo: piccolo fabbricato del XIV secolo, presenta portico a colonne con puntoni in legno e un forte pilastro in laterizio nell'angolo. Fu restaurato nel 1903” si legge nelle guide bolognesi e sull’indicazione.
In effetti è un bel colpo d’occhio, da via San Vitale su via Begatto, come una piccola sporgenza romantica che invita a una sosta svelando un’originale costruzione di edilizia civile medievale del 1300. Una casa che lascerebbe correre l’immaginazione verso la vita di un tempo, un piccolo portico basso, grossi assi di legno e bei bassorilievi sui portali.
Ma non è quello che accade purtroppo. Un lettore di Bologna Today ci ha invitato a documentare, fermandoci all’ex orfanotrofio, indicato anche nella mappa turistica di Bologna nella sezione “cosa vedere” e, come si dice, non ci facciamo una gran figura.

SPRAY E ALTRE TECNICHE. A parte l’irrefrenabile vezzo di imbrattare con vernice spray i palazzi storici (tag incomprensibili ai più), vanificando così quella che potrebbe avere una dignità di protesta, altre indicazioni con tecniche di vario tipo: gessetto sul portone (risposta a un quiz? caccia al tesoro? chiediamo aiuto per decifrare), e uno stencil che vorrebbe libero ogni prigioniero”, = Galera, ha aggiunto qualcuno che non è d'accordo. 

Il portico che forse una tempo ha sicuramente ospitato animali da cortile, oggi è diventato ufficialmente “vespasiano” anche per gli umani, lasciando quei classici lezzo e lordura che, in una giornata di sole, attira anche un gran numero di mosche. Tralasciamo la street art, ovvero le bottiglie abbandonate in loco, sarebbe il minimo.

Ex orfanotrofio San Leonardo: i segni del tempo e dell'uomo

AGENTI ATMOSFERICI. Se “l’azione dell’uomo” è deprecabile, passiamo invece ai segni del tempo e della natura: guano dappertutto, famoso per la sua azione corrosiva, muri scrostati, in alcune parti fino a scoprire i mattoni e le pietre dell’edilizia originale, vernice passata sulle crepe, legno e bassorilievi corrosi dagli agenti atmosferici. Ma una bella incisione campeggia: "QUESTA PICCOLA CASA DELL'ORFANOTROFIO DI S LEONARDO FU RESTITUITA ALL'ANTICA FORMA NEL MCM III" e si vede, aggiungeremmo noi e per quell'adagio che "a pensar male si fa peccato, ma..." chissà come sarà ridotto all'interno.

Più che un colpo d’occhio, quello che rimane dell’ex orfanotrofio San Leonardo è un colpo al cuore, una tinta molto scolorita di quel “rosso Bologna” che in attesa di tempi migliori potrebbe restare solo negli antichi fasti e nelle vecchie carte della città, che a quanto si dice dovrebbe essere soprattutto “dotta” e non solo  “grassa”.  

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