rotate-mobile
Cronaca

Sabiem, dramma degli ex-dipendenti: "Aspettiamo che qualcuno dia di matto?"

Non si è ancora risolto il contenzioso tra Comune e Socofin, la nuova proprietaria dell'area che fu di Sabiem. Fiom: "A rischio la tenuta sociale di questo territorio"

I lavoratori della ex Sabiem, fallita da 5 anni, da un anno e mezzo sono senza ammortizzatori sociali. Una 60ina dipendenti attendono che si risolva il contenzioso tra il Comune di Bologna Socofin, la nuova propietaria, circa 400.000 euro da sbloccare e che servirebbero proprio ai lavoratori per vivere.

Preoccupazione anche dei sindacati che qualche giorno fa hanno accompagnato gli ex-dipendenti a Palazzo d'Accursio per incontrare l'assessore Matteo Lepore e il Sindaco per chiedere una soluzione. Si tratta di lavoratori "condannati alla disoccupazione fino ai 65 anni" dice Giordano Fiorani, segretario di Fiom Bologna, che e per questo ha chiesto "controproposte immediate, come la redistribuzione del lavoro, o sarà a rischio la tenuta sociale di questo territorio". Al Comune, il sindacato ha chiesto di farsi garante dell'accordo, anticipando la quota che spetta ai lavoratori in attesa di sciogliere il contenzioso.

"Mi dica lei come dobbiao vivere" dice la compagna di un ex lavoratore a Bologna Today "credo che comune ed azienda debbano trovare una soluzione anche morale, cosa dobiamo fare? Occupare, aspettare che qualcuno dia di matto e chiami alla rivoluzione o faccia azioni inconsulte? Le spese corrono in casa e noi e le nostre famiglie abbiamo il brutto vizio di mangiare tutti i giorni. Siamo una sorta di esodati ibridi senza lavoro e senza dignità".

Nel 2008 le fonderie situate in via Emilia ponente fallirono e l'anno dopo ci fu l'accordo con Socofina di Giancarlo Raggi che acquistò l'area per costruirvi case, parchi e parcheggi promettendo ai 59 lavoratori incentivi economici dai 18.000 ai 28.000 euro, per un totale di appunto 400.000 euro.

CONTENZIOSO. L'erogazione contributi dipende dall'approvazione del Piano urbanistico attuativo (Pua): Socofina vorrebbe dividere in tre tranche le fideiussioni bancarie, riferisce Fiom, mentre il Comune chiede un'unica soluzione, come era negli accordi. Tra rimpalli e stallo, gli ex dipendenti non hanno più di che vivere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sabiem, dramma degli ex-dipendenti: "Aspettiamo che qualcuno dia di matto?"

BolognaToday è in caricamento