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Cronaca

Expo 2015: nell'inchiesta della procura di Milano finiscono anche Manutencoop e Cefla di Imola

Ritorno all'epoca di 'Mani pulite?' Nell'inchiesta sugli appalti di Expo 2015, la Guardia di finanza ha effettuato perquisizioni e sequestri anche nella sede della Manutencoop a Zola Predosa e alla Cefla di Imola

Ieri come 20 anni fa? Una raffica di arresti tra imprenditori e politici e indagini a tutto campo che sembrano aver riportato l'Italia ai giorni di 'Mani pulite'.

Le Procure non hanno risparmiato l'Emilia Romagna e Bologna. Nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti di Expo 2015, che ha già fatto scattare le manette per sette persone accusate di turbativa d'asta, ieri, la Guardia di finanza ha effettuato perquisizioni e sequestri anche nella sede della Manutencoop a Zola Predosa e alla Cefla di Imola.

L'arresto più clamoroso quello  dell'ex Ministro Claudio Scajola, accusato di aver favorito la latitanza del collega di partito ed ex parlamentare calabrese Amedeo Matacena, condannato per concorso in associazione mafiosa. Un altro nome legato agli anni '90, quello del "compagno G", al secolo Primo Greganti, ex tesoriere del Pci, anch'egli arrestato insieme ad Angelo Paris, direttore acquisti dell'Expo 2015, l'ex parlamentare PDL Luigi Grillo, l'ex parlamentare DC Gianstefano Frigerio. Domiciliari per Antonio Rognoni, ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde.



 

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