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Cronaca Stazione / Piazza delle Medaglie d'Oro

Facchini abusivi in stazione: incubo di donne sole e viaggiatori in difficoltà

Propongono il loro aiuto, poi arrivano a chiedono fino a 50 euro. Aspettano l'arrivo dei treni e la discesa dei passeggeri per individuare la vittima giusta, per lo più donne sole e viaggiatori con molti bagagli che si trovano in difficoltà

Una donna sola e di esile corporatura con a seguito diverse valigie: questa è la vittima perfetta per i facchini abusivi che si aggirano all'interno della stazione centrale a caccia di soldi (tanti) facili. 'Lavorano' in coppia, attendono sulle banchine la discesa dei passeggeri e una volta individuata una persona in difficoltà con il trasporto dei bagagli le propongono di aiutarla a percorrere sottopasso e corridoi fino ai taxi, al bus, all'auto. Poi la richiesta di denaro, per la quale non si accontentano mai, arrivando a 50 euro per pochi metri percorsi. 

"Sono scesa dal mio treno con tutti questi bagagli - racconta l'ultima vittima, indicando le sue valigie - e mi sono trovata in difficoltà visto che nessuno si è offerto di darmi una mano e non sono riuscita ad avvistare alcun uomo del personale ferroviario. Si sono avvicinati questi due soggetti e si sono proposti di aiutarmi senza dirmi se e quanto avrei dovuto corrispondere per il disturbo. Una volta arrivati all'uscita (ai taxi del Piazzale Ovest ndr) ho dato 10 euro a ognuno di loro, per un totale di 20 euro. Ma non bastava. Mi hanno chiesto di più e non se sapevano di andarsene". La donna, che era in transito da Bologna per prendere poi un aereo si è chiesta se ci fosse un servizio portabagagli ufficiale, ma in effetti pare che alla Stazione Centrale di Bologna non ci sia.   

E a riguardo, sul sito di Trenitalia, alla voce "servizio portabagagli" si legge che "Kipoint" consente di prenotare il trasporto dei bagagli nei pressi della stazione anche in corrispondenza dell'arrivo o la partenza del treno. Tale servizio però non includerebbe la stazione di Bologna: "Il servizio, gestito da Kipoint, del Gruppo Posteitaliane per conto della società Grandi Stazioni, è disponibile tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 nelle stazioni di: Milano Centrale, Venezia Santa Lucia, Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella e Napoli Centrale". Dunque, una 'grande' stazione come quella di Bologna resta fuori. Si legge inoltre che il personale Kipoint è dotato di divisa e cappello blu ben riconoscibili, tablet e stampante per generare elettronicamente gli scontrini: bisogna quindi sempre diffidare da chi si presenta in abiti civili e senza cartellino di riconoscimento. 

"50 euro li guadagna un muratore in un giorno intero di fatica" la frase che la donna, in difficoltà, ha pronunciato con gli abusivi che cercavano di ottenere altro denaro oltre ai 20 euro già intascati. E infatti per il servizio ufficiale i prezzi sono ben differenti: per cinque bagagli si arrivano a pagare 21 euro e oltre i sei 4.50 a bagaglio. 

E non è certo il primo caso di estorsione fra i binari della stazione di Bologna: lo scorso autunno per esempio un 30enne di origini rumene era stato denunciato a piede libero per estorsione. Aveva 'sequestrato' il biglietto del treno della vittima per fare poi richieste di denaro in cambio del maltolto. Verso la fine dello scorso anno si era anche parlato di tornelli in stazione, ma poi non è arrivata più nessuna notizia da Rfi sull'installazione effettiva di sistemi di filtraggio più efficaci. 

Un uomo della sicurezza privata operativa in stazione spiega che "Il fenomeno esiste e sembra inarrestabile". A detta del vigilante infatti questi impostori trovano sempre qualcuno che si fida di loro e che poi si vede praticamente accerchiato: "Bisogna chiamare la Polfer quando gli abusivi sono ancora nelle vicinanze e poi sporgere denuncia. In molti casi nessuna di queste due operazioni vengono effettuate sia perchè ci si vergogna per esserci cascati, sia perchè ormai si è consapevoli che il denaro no lo si potrà mai recuperare". 

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