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Cronaca

Falsi incidenti per incassare i soldi dell'assicurazione: 12 indagati

Simulavano sinistri stradali con tanto di testimoni e certificati medici

Anche una compagnia assicuratriva con sede a Bologna è citata, suo malgrado, nell'inchiesta per i falsi sinistri stradali che vede coinvolte 12 persone, quattro carabinieri, in servizio all'epoca alla compagnia di Mercato San Severino (SA), due medici, un avvocato e cinque cittadini.

I due medici dell'ospedale di Mercato San Severino,  che rispondono di aver prodotto falsi certificati, da allegare alla documentazione utile per l'incasso dei soldi delle compagnie assicurative. Queste ultime, localizzate tra Bologna, Trieste, Verona e Trento. L'avvocato indagato, invece, si sarebbe sostituito a due suoi clienti, autenticandone la firma, per procedere in giudizio contro una delle compagnie. Altri cinque privati cittadini, invece, avrebbero a loro volta architettato un falso sinistro stradale, riferendo di essere rimasti anche feriti, rispetto a quanto invece riscontrato dalle indagini. Le dodici persone indagate rischiano ora il rinvio a giudizio, per le accuse mosse ad ognuna di loro. I fatti vanno dal 2015 al 2019. 

I militari, due, in servizio all'epoca all'aliquota Radiomobile, rispondono di danneggiamento fraudolento di beni in concorso, oltre che di falso commesso da pubblico ufficiale. Un terzo, invece, di falsa testimonianza, avendo riferito dinanzi al Giudice di Pace di essere stato testimone di uno dei sinistri attenzionati. Un quarto, risponde in concorso di aver architettato con un collega un falso sinistro stradale, facendo figurare tra le auto incidentate una di quelle del parco macchine della compagnia di Mercato San Severino.

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