Rischio chiusura per la storica farmacia Zarri: "La deregulation mina il servizio"
Nota del presidente di Federfarma sulla legge che permete agli agglomerati societari di entrare nel settore
"È tempo che il Parlamento rivaluti seriamente la legge che ha reso possibile l’entrata dei capitali nella proprietà della farmacia". Così Achille Gallina Toschi, Presidente di Federfarma Emilia-Romagna commenta il rischio chiusura per la storica farmacia Zarri di via ugo Bassi, alle prese con una serie di difficoltà dovute al fallimento delle controllanti del gruppo Farmaca, sancite dal tribunale di Milano a metà mese.
La vicenda coinvolge anche un'altra nota farmacia, in Corticella, la 'Ester' di via Bentini, meno storica, ma ugualmente importante per via del servizio nella zona.
"La deregulation che ha consentito l’ingresso dei capitali nelle farmacie" fa notare Gallina Toschi "mette a rischio il servizio farmaceutico come presidio sanitario territoriale e ha conseguenze concrete e negative sulla vita delle persone: se chiude una farmacia in centro a Bologna, probabilmente ve ne è un’altra a distanza di pochi metri. Ma cosa accade se lasciamo nelle mani degli speculatori le farmacie rurali e dei piccoli borghi, che spesso rappresentano l’unico punto di riferimento sanitario per i cittadini?".
A questo si aggiungono le preoccupazioni sul tema occupazionale: oggi restano senza lavoro i colleghi di queste farmacie, ma in generale è piuttosto noto che le forme contrattuali proposte dalle multinazionali mirino al ribasso, nel segno del risparmio più che della qualità e del servizio offerto al cittadino.