Farmacista suicida in Via Zucchini: morta l'anziana madre
Il dramma familiare si è definitivamente compiuto. E' deceduta questa notte la 95enne, che la figlia aveva tentato di avvelenare, prima di togliersi a sua volta la vita. Sul caso indagini ancora aperte: sotto la lente di ingrandimento anche l'operato del procuratore aggiunto Giovannini
Il dramma familiare si è definitivamente compiuto. E' deceduta questa notte l'anziana madre di Vera Guidetti - la farmacista morta suicida nell'appartamento di via Zucchini. Prima di togliersi la vita, la donna tentò di avvelenare il genitore con dosi massicce di insulina. Da allora la pensionata, 95 anni, era ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Sant'Orsola. Proprio qui il suo cuore ha smesso di battere.
Intorno alla tragedia si continua ad indagare. La farmacista, infatti, prima di suicidarsi aveva lasciato un biglietto di accuse, rivolte al pm Valter Giovannini che l'aveva ascoltata come testimone, nell'ambito di un'inchiesta sulla ricettazione di opere d'arte (poi le indagini avrebbero accertato che vari oggetti d'arte trovati in casa della farmacista fossero di provenienza furtiva). La donna si era sentita "trattare come una criminale" dal magistrato, il cui operato è ora sotto la lente di ingrandimento. Arriva infatti da un senatore del Partito Democratico la richiesta al Governo di inviare gli ispettori a Bologna per verificare il comportamento del procuratore aggiunto Giovannini e degli inquirenti della squadra mobile. L'interrogazione è stata presentata da Luigi Manconi, secondo il quale non convince il modo in cui è stata gestita la posizione della farmacista. L'interrogatorio si sarebbe svolto dunque "senza alcuna garanzia difensiva e con discutibili modalità per un tempo assai prolungato" e anche per il fatto che la "permanenza della signora Guidetti negli uffici della Questura non sarebbe stato informato il pubblico ministero di turno".
