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Gas e luce, contratti non richiesti: parla l'avvocato

Utente vince in tribunale contro un fornitore che chiedeva quasi 5mila euro per un'erogazione di gas fasulla

Il caso: si è vista recapitare una fattura da quasi 5.000 euro per la fornitura del gas da un gestore che non riconosceva, e dopo essersi rivolta a Federconsumatori ha scoperto che la firma sul contratto non era la sua. E il gestore, pur riconoscendo che la firma era falsa, le ha permesso di cambiare fornitore, chiedendole pero' 4.846,37 euro per la fornitura, che era stata erogata per circa un anno, e facendo un decreto ingiuntivo per ottenere quei soldi.

La signora, pero', si e' opposta, vincendo sia davanti al Giudice di pace, sia in Tribunale, e ora il gestore (una grossa azienda bolognese, fanno sapere da Federconsumatori) dovra' pagare non solo le spese di lite, ma anche una sanzione dello stesso importo perche' il suo appello e' stato integralmente respinto.

La sentenza del giudice Marco Gattuso della Seconda sezione civile del Tribunale di Bologna, spiega l'avvocato Paolo Garagnani, "e' la prima, nel suo genere, a Bologna, almeno che io sappia", e "costituisce- aggiunge il presidente di Federconsumatori Bologna, Maurizio Gentilini- un precedente importante su un tema sul quale i cittadini ci sollecitano costantemente".

Questo perche', precisa Garagnani, nella controversia che si e' chiusa con la vittoria dell'anziana utente il gestore, pur riconoscendo che la firma, verosimilmente fatta da un addetto della ditta a cui era stata appaltata la stipulazione del contratto, "era falsa, chiedeva comunque il pagamento delle fatture sulla base di una delibera dell'Arera (Autorita' di regolazione per energia reti e ambiente, ndr) in cui si stabilisce che, in questi casi, al gestore spetta un riconoscimento pari al prezzo della fornitura detratta la componente di vendita al dettaglio".

Da parte sua, Gentilini conclude ricordando che "spesso le vittime di questi raggiri sono gli anziani, che purtroppo tendono a fidarsi un po' troppo in questi casi", ma sottolinea con soddisfazione che "dal momento che le compagnie usano anche mezzi di marketing truffaldino per noi e' importante avere qualche sentenza favorevole agli utenti".

Questo perche', precisa il presidente bolognese di Federconsumatori, "l'Autorita' non interviene con multe adeguate, senza contare che con l'apertura al mercato libero del 2020 c'e' il rischio che queste situazioni aumentino e che purtroppo in Italia non c'e' una vera class action". Infine, Gentilini coglie l'occasione per mettere in guardia "contro chi telefona spacciandosi per noi o per altre associazioni di consumatori, dicendo di poter procurare contratti di fornitura piu' convenienti", annunciando di avere depositato proprio ieri una denuncia per un caso del genere. (Dire)

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