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Cronaca

Federico Aldrovandi: rinviata la sentenza sui quattro agenti

Si concludono in modo interlocutorio le udienze per decidere la sorte dei quattro agenti di polizia condannati per eccesso colposo nell'omicidio colposo di Federico Aldrovandi. La madre "3 anni sono spariti con l'indulto"

Il Tribunale di sorveglianza di Bologna si è riservato sulla decisione per la posizione di Monica Segatto e Luca Pollastri e ha rinviato di due giorni l'udienza su Paolo Forlani. Rinvio al 26 febbraio per vizio di notifica anche per Enzo Pontani. Le udienze per decidere la sorte degli agenti di polizia condannati in via definitiva per eccesso colposo nell'omicidio di Federico Aldrovandi si sono concluse in modo interlocutorio.

Il rinvio di due giorni per Forlani è stato necessario per permettere al pg di visionare la documentazione presentata dall'avvocato Gabriele Bordoni che ha prodotto documenti medicai e anche una copia delle scuse fatte dallo stesso Forlani per alcune esternazioni postate su Facebook a giugno, quando la Cassazione rese definitiva la condanna. Sulla pagina di Fb dell'associazione Prima Difesa l'agente aveva infatti postato commenti insultanti contro la madre di Federico. Frasi scritte, per il legale, "quando già versava in condizione di salute non buona", e di cui poi si era scusato in una dichiarazione all'ANSA alcuni giorni dopo. L'udienza di Pontani invece è stata rinviata al 26 febbraio perché c'era stato un vizio di notifica (era stata infatti inviata solo ad uno dei due difensori, l'avv. Giovanni Trombini). Il tribunale, una volta discusse le singole posizioni, avrà 5 giorni per emettere la sua decisione, anche se il termine non è perentorio.

I GENITORI. "Per noi ciò che conta, dopo questi 6 mesi, è la decisione delle Commissioni Disciplinari della Polizia: si terranno in pancia i condannati per omicidio o no?". Lo scrive su Facebook Patrizia, mamma di Federico. "Ucciso senza altro motivo che la violenza pura di 4 agenti di polizia mentre tornava a casa sua, da me", aggiunge. Patrizia Moretti spiega che oggi il Tribunale di Sorveglianza ha esaminato le richieste di pene alternative al carcere avanzate dai quattro agenti. "Deciderà quindi come i condannati dovranno scontare i 6 mesi residui della condanna per l'omicidio di Federico, dopo che 3 anni sono spariti con l'indulto. Visto che, a quanto ne so, non hanno condanne precedenti hanno diritto alle pene alternative... Certo è che per questi 6 mesi la divisa la toglieranno. Però la condanna penale riguarda solo questo breve periodo". Quel che conta invece, spiega quindi la madre di Federico, è la decisione delle Commissioni Disciplinari. Lino Aldrovandi, il padre di Federico: "E' vero che di norma é prevista solo per i reati dolosi e non quelli colposi. Ma il regolamento dice anche che è possibile quando si disonora la divisa, e per fatti particolarmente gravi". Poi, un ricordo: "il ministro Cancellieri ci disse che quella della Cassazione era una sentenza forte. Fu un bel incontro dal punto di vista umano. Mi aspetto che ora lo Stato sia forte, e coerente". Dai quattro "non è mai arrivato un gesto di pentimento". Quanto alle scuse, fatte attraverso i media e prodotte in udienza da Forlani oggi, Aldrovandi spiega: "mi è passato accanto poco fa e non me le ha fatte. Io non lo perdonerò mai. E poi non spetta a me perdonare: lo potrebbe fare solo mio figlio Federico". "E' stato un processo talmente avvelenato che, purtroppo - ha detto l'avvocato del poliziotto, Gabriele Bordoni - non ci sono mai state le condizioni di serenità che potessero consentire un avvicinamento reale tra gli imputati e la famiglia".

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