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Cronaca

Omicidio Aldrovandi, scarcerata l'agente Segatto, Patrizia Moretti: "Presa in giro"

Si è avvalsa del decreto "svuota carceri" la difesa di Monica Segatto, una dei quattro agenti condannati per eccesso colposo nell'omicidio colposo di Federico Aldrovandi

Il decreto "svuota carceri" ovvero la legge 199 del 2010, che consente la detenzione domiciliare per pene non superiori ai diciotto mesi: accolta l''istanza della difesa dell'agente Monica Segatto che sta scontando i sei mesi residui (per via dell'indulto) della condanna a tre anni e sei mesi per eccesso colposo nell'omicidio colposo di federico Aldrovandi, morto a Ferrara nel 2005, durante un controllo di polizia. Con lei sono stati condannati i colleghi Enzo Pontani, Paolo Forlani e Luca Pollastri, tutt'ora in carcere dopo la decisione del tribunale di Sorveglianza bolognese.

"Mi sento presa in giro", queste le prime parole di Patrizia Moretti, madre di Federico, alla notizia della scarcerazione "Io non conosco - dice - il decreto 'svuota carceri', ma credo che un omicidio non sia un reato minore. Credo che loro siano più tutelati degli altri solo perché sono poliziotti. E questo mi avvilisce, mi fa star male".  "Ammazzare i ragazzi è un reato minore. Tutti questi anni di lotta e di fiducia, tutto sommato, nella legge, a cosa portano?", ha scritto poi in un post su Facebook. "Sembra - ha aggiunto - che questo ulteriore, ennesimo regalo per i colpevoli sia uguale alle risate che i poliziotti facevano in via Ippodromo. Ridono..."

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