Festa 'Trash' del primo maggio, botta e risposta Cipriani-Trash Ribelle
In un video la sigla organizzatrice della festa si difende, ma il presidente del quartiere replica: 'In quel parco ci vanno i bimbi a giocare, se chiedevano il permesso avremmo provveduto'
Continuano le polemiche attorno alla festa 'Trash' non autorizzata, andata in scena nel pomeriggio del primo maggio al Parco XI settembre. In un video postato sulla bacheca Facebook, la realtà che ha organizzato l'evento 'Internazionale Trash Ribelle' ribatte alle accuse, sostenendo che il parco non sarebbe stato 'devastato', come riportato da alcuni quotidiani, e che la festa non autorizzata avrebbe portato comunque incassi per gli esercizi commerciali dei dintorni.
A stretto giro è arrivata anche la replica del presidente di Quartiere Porto, Lorenzo Cipriani, che questa mattina avrebbe presentato denuncia contro ignoti proprio per i danni conseguenti alla festa non autorizzata. Nel merito Cipriani commenta: "Quel parco non è un'area abbandonata. È una zona frequentatissima da bambini, anziani, studenti e residenti che la mattina del 2 maggio hanno trovato un tappeto di vetri rotti, bottiglie, piatti di plastica e sporcizia varia (oltre 20 quintali raccolti da Hera)".
"Se gli organizzatori -continua Cipriani- avessero chiesto l'autorizzazione per realizzare la festa avremmo chiesto loro di predisporre i bagni chimici, avremmo attrezzato l'area di contenitori per il vetro, avremmo potuto preavvertire Hera e la cooperativa che ha in gestione il parco. Invece non si è cercato da parte loro alcuna autorizzazione, sono entrati con un camion in un'area pedonale, poi in un parco pubblico frequentato da famiglie e bambini".
"Come Presidente del Quartiere -conclude- non posso far passare che si possa danneggiare un bene comune come se nulla fosse, anzi, con un atteggiamento di impunità che non può essere assecondato".
