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Cronaca Centro Storico / Via Santo Stefano

Festa al Cassero di Porta Santo Stefano: Merola denuncia gli organizzatori

Verranno denunciati per tre reati: occupazione abusiva di suolo pubblico, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone e interruzione di pubblico servizio

E' ancora polemica per la festa di domenica 8 maggio in Porta Santo Stefano, dopo che gli attivisti del centro sociale Atlantide si sono radunati per il festival punk hardcore "Bologna brucia" davanti alla loro ex sede sgomberata a ottobre scorso. Da quanto si apprende, non pare fosse stata fatta comunicazione - come prassi richiede- per ottenere dal Comune l'autorizzazione all'evento, così procederà alla denuncia degli organizzatori

Lo ha annunciato il sindaco Virginio Merola in una nota stampa: "Ho appena dato mandato al comandante della Polizia municipale, Carlo Di Palma, di procedere in tal senso. Coloro che hanno richiesto alla Questura l'autorizzazione per tale manifestazione verranno denunciati per tre reati: occupazione abusiva di suolo pubblico, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone e interruzione di pubblico servizio".

Oggi la presidente del quartiere Santo Stefano e la candidata sindaco Lucia Borgonzoni si sono recate in Questura per far luce sulle autorizzazione all'evento.

Giorgetti su Facebook aveva polemizzato anche con il sindaco: "Dice che c'erano tante belle manifestazioni in città e questa bella manifestazione dove la inseriamo? Una città allo sbando in scacco a centri e persone prive di regole e senso della legalità in barba ai cittadini che ricordo pagano le tasse regolarmente e vanno a lavorare. Vergognatevi e provate a smurare il cassero", mentre la candidata sindaco Lucia Borgonzoni aveva proposto di dare "fogli di via e pene esemplari a chi ha preso la nostra città per il suo parco giochi, dove fare e disfare a loro piacimento ogni cosa", inoltre le multe fatte agli automobilisti che ieri sono state costrette a percorrere la corsia preferenziale "non devono essere notificate, per risparmiare tempo e soldi". La candidata leghista ha inviato una e-mail al comandante della Polizia municipale Carlo Di Palma per invitarlo a non notificare le contravvenzioni: "Queste multe, vista la situazione, finiranno per essere tolte, non ha senso sprecare soldi per notificarle e far perdere tempo a chi le ha prese costringendolo a venire a farsele togliere". Infatti le sanzioni saranno annullate, come conferma il Comune poiché "la misura si è resa necessaria a causa del blocco della strada creatosi durante la manifestazione, per evitare che automobilisti non preventivamente intercettati dalla Polizia Municipale in servizio nella zona limitrofa, possano incorrere in sanzioni dovute a cause di forza maggiore". 

Il primo cittadino mette uno stop ad altre manifestazioni simili da parte dei collettivi targati Atlantide. "Visto il ripetersi, da parte degli stessi soggetti, di richieste di manifestazioni politiche che puntualmente sfociano in party illegali con disturbo ai cittadini e ai residenti- scrive Merola- credo sia opportuno non autorizzare altre manifestazioni di questa natura". Se poi la Questura "dovesse ritenere di agire diversamente, chiedo allora che il Comune venga informato tempestivamente per poter intervenire efficacemente con la Polizia municipale e, comunque, di definire chiare prescrizioni di comportamento che consentano il sereno svolgimento di tali manifestazioni senza recare danno ai cittadini". 

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