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Cronaca

Fiaccolata contro l'odio: corteo da San Donato al Nettuno

In un centinaio i partecipanti alla sfilata serale. "Emulazione stupida, ma è l'insieme che fa paura"

E' partita dal centro Zonarelli nel quartiere San Donato la fiaccolata contro l'odio a Bologna, evento al quale hanno partecipato un centinaio di persone tra cui il sindaco Merola e la vicepresidente della Regione Schlein. Il corteo è stata una risposta alle recenti 'marchiature' vergate da ignoti con la stella di David vicino ad alcune abitazioni, dimora di persone di origine ebraica. Un macabro rito d'odio ormai, balzato agli onori delle cronache da qualche tempo come fenomeno emulativo, di cui si è avuta ultima testimonianza l'atro giorno in via Piella, il muro di una casa marchiato ugualmente con la stella a sei punte.

"Abbiamo messo troppo a lungo nel frigorifero quello che è avvenuto nella nostra storia -commenta il sindaco Merola- l'anima di Bologna è la difesa della libertà, dei diritti e la lotta alla discriminazione".

"Siamo stati in strada per stare al fianco di Henry, ex insegnante discendente di una famiglia di origine ebraica che qualche giorno fa ha trovato una stella di David di fianco al suo campanello di casa -scrive invece Matteo Lepore su Facebook- suo padre era un generale polacco e nel '45 a bordo di un carro armato è entrato a Bologna da San Lazzaro per liberare la nostra città dal nazifascismo".

Al corteo, terminato in piazza Nettuno hanno partecipato anche idversi esponenti della società civile, come il presiente della comunità ebraicaDaniele De Paz, il portavoce della comunità islamica Yassine Lafram, e monsignor Giovanni Silvani per la Curia. Presente -tra gli altri, anche Roberto Morgantini di Cucine popolari.

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