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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Figli di coppie omogenitoriali, Bologna continuerà a registrare i certificati di nascita

La decisione del sindaco Lepore è stata presa di comune accordo con i primi cittadini di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari e Firenze

Continua a far discutere la decisione della destra di interrompere le registrazioni dei figli nati da coppie omogenitoriali. Soltanto qualche giorno fa era balzato alle cronache il caso di Milano, dove il prefetto – spinto da una circolare del Ministero dell’Interno – aveva di fatto costretto l’amministrazione guidata da Beppe Sala a non compilare integralmente i documenti dei certificati di nascita costituiti all’estero. La decisione era arrivata in commissione Politiche europee del Senato, dove il certificato europeo di filiazione era stato rigettato: il documento prevede che la genitorialità stabilita in uno Stato membro venga riconosciuta in tutti gli altri Stati membri, senza alcuna distinzione tra coppie eterosessuali, omogenitoriali, figli adottati o avuti con la maternità surrogata (dove consentita).

La risposta di Bologna e delle altre città

La questione è finita sul tavolo delle amministrazioni locali che, in prima persona, si occupano di registrare i documenti relativi a figli e stati di famiglia. Da qui l’esigenza di una linea comune, almeno per quanto riguarda le grandi città amministrate da sindaci gravitanti nell’orbita del centro-sinistra: “L’esperienza quotidiana delle amministrazioni locali – scrivono in una nota congiunta i sindaci di Roma, Milano, Bologna, Napoli, Firenze, Torino e Bari – dimostra che esistono domande di tutela alle quali non si riesce a dare adeguata risposta. La vita famigliare delle persone LGBT+ risulta, nell’assetto normativo attuale, non ancora compiutamente riconosciuta, generando disparità di trattamento nel quadro dell’Unione Europea".

"Per questo - continua il comunicato - consideriamo fondamentale contrastare ogni discriminazione e garantire pienamente i diritti dei figli delle coppie omogenitoriali, e sentiamo forte la necessità di azioni comuni che vogliamo condividere con i Sindaci di ogni orientamento politico. I principi costituzionali di uguaglianza e di tutela della dignità della persona devono guidare il Legislatore verso alcuni passi non più rinviabili quali: 

- il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali;
- il matrimonio egualitario con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali”.

L’urgenza, ora, è quella di un confronto con il Governo. Nel frattempo, il sindaco Lepore e i suoi colleghi continueranno a registrare integralmente i certificati di nascita: “Siamo pronti a discutere di questo con il Parlamento e con il Governo. Chiediamo quindi un incontro urgente con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. 
Nell’attesa di una legge, noi Sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge. Sulle trascrizioni riteniamo, infatti, che l’indirizzo della giurisprudenza sia già molto chiaro in Italia e in Europa. Nelle prossime – si conclude la nota – ore il Sindaco di Milano Beppe Sala sarà Bruxelles dove rappresenterà le nostre posizioni. Saremo a Torino il 12 maggio per ribadire le nostre posizioni comuni”. 

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