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Cronaca Navile / Via Alessandro Tiarini

Caos agli sportelli Equitalia: i dipendenti fanno assemblea pre-sciopero

Il 26 maggio uno sciopero del personale: "Due i punti fondamentali: realizzare entro fine giugno una riforma del fondo di previdenza e passare da un fondo di previdenza integrativo"

Una mattinata moviementata quella di oggi alla sede di Equitalia di via Tiarini. In tanti si sono ritrovati in coda,presentandosi in via Alessandro Tiarini, sede di Equitalia, trovandola chiusa. Il motivo? Un'assemblea del personale indetta dai sindacati, con il servizio agli sportelli sospeso per due ore dalle 8.30 alle 10.30.

All'ingresso, uno stringato avviso al pubblico: "Dalle ore 8 alle ore 10.30 di venerdi' 5 maggio potrebbero non essere garantiti i servizi di sportello". Appunto, "potrebbero", obiettano le persone in fila. La gente ha cominciato ad arrivare dalle 9 in poi agli uffici, formando in poco tempo una fila che alle 10 era arrivata a piu' di 20 persone. "Ieri l'avviso non c'era, ora mi tocca prendere un'altra ora di permesso al lavoro", lamenta uno di loro.

"Nell'avviso c'e' scritto che il servizio 'potrebbe' non essere garantito. Perche' non sono stati chiari e non hanno scritto che il servizio e' sospeso?", scuote la testa un altro. A rendere il clima ancora piu' teso una chiamata ai Carabinieri, pare partita da una funzionaria dell'agenzia di riscossione, perche' una signora stava volantinando fuori dagli uffici.

E i Carabinieri sono in effetti arrivati per appurare pero' che l'iniziativa di distribuzione dei volantini non violava alcuna norma di legge. Sta di fatto che lo 'stallo' e' andato avanti tutta mattina. Ed e' solo l'anticamera di uno sciopero del personale di Equitalia indetto per il 26 maggio. L'assemblea di oggi serviva appunto a preparare la giornata di lotta che forse sfociera' anche in manifestazione del personale che si sta preparando a traslocare nell'Agenzia delle Entrate. 

"Stiamo organizzando uno sciopero nazionale indetto per il 26 di questo mese - spiega alla 'Dire' Silvano Righi della Cgil - per fare pressione sugli organi di Governo. Due sono i punti fondamentali: realizzare entro fine giugno una riforma del fondo di previdenza, a cui versiamo il 5,5% delle retribuzioni" e passare da un fondo di previdenza integrativo, "che a noi costa tanto ma non rende nulla", a uno di providenza complementare.

Un'operazione che sarebbe "a costo zero per la collettivita' ma che consentirebbe un ritorno dal punto di vista di una pensione aggiuntiva per tutti i lavoratori, come prevede la legge nazionale per tutti i fondi", prosegue il sindacalista. In secondo luogo, in vista dell'ingresso di Equitalia nell'Agenzia delle Entrate, "chiediamo il rispetto e, se possibile, il miglioramento delle condizioni dei lavoratori".

Solo che, "mentre in una vertenza normale tra datore di lavoro e lavoratore si ha una controparte con cui discutere e ricercare un'intesa, in questa fase stiamo cercando un referente perche', onestamente, finora non abbiamo avuto nessun rappresentante del governo o del ministero con cui potersi sedere a discutere". L'inclusione di Equitalia nell'Agenzia delle Entrate scattera' dal prossimo 1 luglio. E tutti i dipendenti dovrebbero transitare nell'Agenzia fiscale. "É prevista una verifica delle professionalita' dei dipendenti per ottimizzare il lavoro. Potrebbero esserci dei cambiamenti, ma tendenzialmente non ci aspettiamo demansionamenti", specifica Righi. Ad ogni modo, ci sono ancora punti da chiarire e di qui la decisione di fare pressione con lo sciopero per avere le risposte che mancano. (fonte DIRE)

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