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Cronaca Centro Storico / Via del Piombo

Il Comune finanzia un film porno? "Bufala montata ad arte"

La direttrice della Biblioteca delle Donne, che fa chiarezza su una storia "vecchia e già trattata anche in consiglio comunale"

E' stupita Annamaria Tagliavini, direttrice della Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, del fatto di dover parlare ancora di una storia "Ormai vecchia e di cui si è già discusso in consiglio comunale lo scorso ottobre. Una questione che va chiamata con il suo nome, ovvero una bufala montata ad arte sul nulla".

Ieri Il Giornale online ha titolato un articolo "Il Comune di Bologna finanzia un film porno" (che cita a sua volta un articolo del 29 settembre 2015 pubblicato sulla testata 'La Croce') e il pezzo ha fatto il giro del web anche se, come spiega la Tagliavini, nessun centesimo è stato speso dall'amministrazione Merola per il progetto Io Porno: "E' dal 1984 che il Comune di Bologna sostiene il nostro centro di documentazione in un rapporto di convenzione trasparente che prevede la presentazione di un regolare bilancio annuale: il contributo dell'amministrazione pubblica (56 mila euro l'anno) serve a finanziare le nostre attività, la biblioteca e le varie attività culturali, tutte rendicontate".

"La nostra struttura di via del Piombo come Associazione Orlando - continua la Tagliavini - ospita quelle associazioni (quella di Fondazza Social Street per fare solo un esempio) che non hanno una sede loro e la vicenda di Io Porno parte proprio da qui: da una pura ospitalità data a un workshop di autoproduzione tenuto dall'attivista Slavina. I 15 partecipanti al laboratorio fra l'altro hanno fatto una libera offerta alla blogger attiva anche alla Sorbona di Parigi per pagarle le spese di viaggio: neanche un centesimo è arrivato dal Comune per questo evento". 

Il workshop in questione era stato calendarizzato il 26 settembre e il 16 ottobre 2015 era stato portato in sede di  Question Time a Palazzo d'Accursio dal consigliere dell'opposizione Marco Lisei: in questa occasione il sindaco Virginio Merola aveva spiegato l'intera vicenda.

Ma ieri "Io Porno" è tornato a galla e Fabrizio Nofori,  portavoce provinciale di Fratelli d'Italia-AN Bologna, ha inviato una nota stampa che dice: "Ancora una volta il Comune finanzia attività indecorose, troviamo vergognoso, dichiara ,  che in un momento di tale difficoltà per le famiglie e per le imprese vengano finanziate attività ad associazioni del genere. Questa iniziativa ha lo scopo di realizzare con la blogger Slavina un laboratorio, per autoproduzione pornografica per donne lesbiche e trans, il tutto organizzato negli spazi dall'Associazione Orlano che da anni riceve finanziamenti pubblici per occuparsi dell'argomento "donne". 

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