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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Riciclaggio e appropriazione indebita: sequestrati beni per un milione

La Guardia di Finanza l'ha chiamata "Operazione Helios": sotto sequestro anche degli impianti produttivi di energia elettrica da fonti rinnovabili

Le Fiamme Gialle di Bologna, su disposizione del Tribunale del Riesame che ha accolto il ricorso del Sostituto Procuratore titolare delle indagini Antonella Scandellari, stanno procedendo al sequestro di disponibilità bancarie e di beni, tra cui tre impianti produttivi di energia elettrica da fonti rinnovabili siti a Firenzuola (Firenze), San Pietro in Casale (Bologna) e Lugo (Ravenna), per quasi un milione di euro.

Appropriazione indebita e riciclaggio

L’entità del sequestro è stata determinata sulla base dei proventi delle condotte di appropriazione indebita e riciclaggio contestate rispettivamente a A.M. classe 1965 (imprenditore bolognese) e al coniuge I.T. L’imprenditore già qualche mese fa era stato destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere, reo di aver posto in essere una truffa finalizzata a percepire indebitamente contributi pubblici destinati a favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché destinatario di una prima misura di sequestro di valori per 1 milione di euro pari alle somme illecitamente ottenute.

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In particolare, in tale vicenda era stato accertato che l’imprenditore, nonostante fosse stato inabilitato all’esercizio di qualsiasi attività commerciale a seguito delle condanne riportate nell’ambito del noto procedimento penale relativo al fallimento UNI LAND, aveva continuato ad amministrare società per conseguire illeciti guadagni servendosi della collaborazione del coniuge e di una fidata professionista del posto.

Ora, il Tribunale del Riesame, accogliendo l’appello promosso dal Pubblico Ministero relativamente alle parti in cui il Gip non aveva ritenuto, a suo tempo, sussistenti i presupposti per l’applicazione di misure cautelari reali di maggior valore, ha disposto il sequestro di ulteriori euro 935.294 a carico di I.T, responsabile di riciclaggio per aver compiuto, nella sua qualità di titolare di una ditta individuale e coniuge di A.M., operazioni artificiose volte ad impedire l’identificazione della provenienza illecita di somme provenienti da attività delittuosa e reimpiegate per la realizzazione dei citati impianti produttivi di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Inoltre, è stato decretato anche il sequestro di euro 57.055 a carico di A.M., responsabile del reato di appropriazione indebita per aver, in qualità di amministratore di diritto di una Srl, utilizzato somme a titolo personale o comunque per finalità estranee a quelle aziendali.

A conclusione dell’operazione sono quindi quasi 2 milioni di euro i valori sottoposti a sequestro, a testimonianza delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo volte a rafforzare l’azione di contrasto ai fenomeni illeciti economico finanziari più gravi e insidiosi anche attraverso l’aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di assicurare l’effettivo recupero delle somme frutto, oggetto o provento delle condotte illecite.

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