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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Finti invalidi, nessuna autodenuncia all’orizzonte

A vuoto è caduto l'appello di farsi avanti, lanciato della Procura agli eventuali possessori di pass illegali. Ora si passa all'incrocio dei dati con Ausl. Al momento solo due i "furbetti" smascherati

Prosegue la caccia ai falsi invalidi di cui Bologna potrebbe piena. Dalla scorsa settimana i vigili urbani sono al lavoro sul database di Atc, in cui sono contenuti i dati di tutti i permessi di mobilità in essere sotto le Due torri. E da ieri si è dato il via anche al vaglio dei dati dell’Ausl. Incrociando i numeri estratti dai tabulati, gli inquirenti sperano di poter smascherare altri “furbetti” che godono indebitamente del permessi di parcheggio e transitano in zona ztl, pur essendo in ottima salute.

IL PUNTO SULL’INDAGINE - L’accesso anche ai database Asl rappresenta dunque un passo avanti nell’indagine, che al momento ha colto in fallo solo i due automobilisti, dai quali scaturì l’indagine. E’ infatti caduto nel vuoto l’appello lanciato da la scorsa settimana dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, insieme al comandante della Polizia municipale Carlo Di Palma, che invitava chi fosse consapevole di avere in mano un permesso irregolare a farsi spontaneamente avanti.

L’INCHIESTA IN ATTO - L'inchiesta della Procura di Bologna sui pass per invalidi è nata da controlli su strada della polizia municipale. Lo sviluppo delle indagini ha portato al sequestro di due finti permessi che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sono stati pagati 250 euro ciascuno. Indagati per corruzione risultano i due automobilisti "compratori" che hanno ottenuto il pass senza averne diritto e il "venditore" ovvero un dipendente della cooperativa che gestisce per conto del Comune e di Atc (azienda trasporti pubblici di Bologna) il rilascio dei permessi. Tutti e tre sono indagati anche per concorso in falso in certificazione e truffa ai danni del Comune.
 

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