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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Minerbio

Minerbio: si spaccia per Maresciallo dei Carabinieri, ma è uno specialista della truffa

Ancora un sedicente militare in azione, questa volta il malintenzionato propone alla sua preda la sottoscrizione di un abbonamento alla rivista “Il Carabiniere”. Il malcapitato accetta, poi si 'ravvede': truffatore denunciato

I Carabinieri della Stazione di Minerbio hanno denunciato un 54enne, nato a Palermo e residente a San Martino in Strada, per tentata truffa e sostituzione di persona. L'uomo è stato identificato nel corso di un’indagine avviata ad agosto, quando un 78enne di Minerbio si era rivolto ai Carabinieri per denunciare una tentata truffa messa in atto da un tizio che si era spacciato per Maresciallo dei Carabinieri.
L’anziano, in quella circostanza, aveva riferito di aver ricevuto una telefonata dal sedicente militare, che gli aveva proposto la sottoscrizione di un abbonamento annuo alla rivista “Il Carabiniere” al prezzo di 60 euro.

Il pensionato aveva accettato l’offerta ed era quindi rimasto  in attesa di ricevere il bollettino per il pagamento. Nel frattempo, l’anziano era venuto a conoscenza del fatto che la compravendita avviata con il “Maresciallo” poteva trattarsi di una truffa, già messa in atto ai danni di altri malcapitati. Così, ricevuto il bollettino di pagamento, l'anziano ha segnalato l'accaduto alla caserma di Minerbio, che si è attivata subito per risalire al truffatore, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia specifici.

IL MONITO DELL'ARMA. Dopo il tecnico del gas, l’impiegato, l’avvocato, l’infermiera, l’automobilista in difficoltà, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna tengono ad avvisare la cittadinanza su un'altra truffa molto in voga, ovvero quella attivata da malintenzionati, che spacciandosi per appartenenti alle forze dell'ordine tentano così di guadagnarsi la fiducia delle loro prede, per lo più persone anziane. I militari ricordano, ancora, che "le sole pubblicazioni ufficiali dell’Arma dei Carabinieri sono la rivista mensile “Il Carabiniere” e “Fiamme d’Argento”, rivista dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, entrambe diffuse mediante abbonamento. Nessuna di queste viene “promossa” attraverso proposte telefoniche e qualsiasi altra pubblicazione, pur riportando la parola “carabinieri”, non è riconosciuta dall’Arma. Si invitano quindi i cittadini che ricevessero simili proposte di sporgere denuncia alla più vicina Stazione Carabinieri."

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