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Cronaca

Sanità bolognese, il direttore Fioritti si dimette: 'Clima non sereno'

Il manager sanitario dell' Ausl di Bologna annuncia un passo indietro, dopo che l'Ordine medici lo aveva sospeso in seguito alla vicenda dei camici bianchi sugli automezzi del 118

Angelo Fioritti si è dimesso dall'incarico di direttore sanitario dell'Ausl di Bologna. La lettera è stata consegnata nella tarda serata di ieri, giovedì 18 maggio, al direttore generale dell'azienda, Chiara Gibertoni. Le dimissioni sono legate allo scontro con l'Ordine dei medici di Bologna, che nei mesi scorsi ha sospeso Fioritti in seguito all'applicazione della riforma regionale sul 118, che prevede tra le altre cose anche la presenza in servizio di ambulanze con soli infermieri (specializzati) a bordo. Provvedimento disciplinare che l'Ordine non ha ancora motivato.

Nella lettera di dimissioni, Fioritti spiega appunto di "non poter proseguire l'attività con la dovuta serenità in assenza a tutt'oggi delle motivazioni del provvedimento". Pesa l'atteggiamento dell'Ordine dei medici, che "senza contestare in giudizio gli atti amministrativi della Regione- scrive Fioritti- persegue personalmente in via disciplinare chi a tali atti da corretta e doverosa esecuzione". L'Ausl sottolinea che Fioritti ha assicurato la propria disponibilita' a garantire la continuita' delle attivita' fino all'insediamento del nuovo direttore sanitario dell'azienda.

E ora l'Ausl di Bologna minaccia azioni legali contro l'Ordine dei Medici. Lo afferma il direttore generale dell'azienda, Chiara Gibertoni, che in una nota esprime tutto il suo rammarico per la decisione di Angelo Fioritti di dimettersi da direttore sanitario dell'Ausl. Una scelta che deriva appunto, come spiega lo stesso Fioritti, dal provvedimento disciplinare comminato mesi fa dall'Ordine e non ancora motivato.

Un Ordine professionale che "non contesta in giudizio" gli atti della Regione, attacca Fioritti, ma "persegue personalmente" chi li applica. Dal canto suo, Gibertoni conferma "stima, fiducia e apprezzamento per l'operato" del direttore sanitario in questi anni. "Ma comprendo bene le difficoltà a svolgere pienamente le funzioni legate al suo mandato nel contesto che si è determinato- ammette la numero uno dell'Ausl- e non posso che prendere atto delle sue scelte e rispettarle". Gibertoni passa quindi all'attacco.

"Il dispiacere per l'epilogo di questa vicenda- afferma- si accompagna alla consapevolezza che il comportamento reiterato dell'Ordine di Bologna, con sanzioni cosi' pesanti sui singoli professionisti, oggi con il direttore sanitario, in precedenza con sette medici del Dipartimento di emergenza urgenza, causa gravi danni all'azienda". Per questo, avverte la numero uno dell'Ausl, "stiamo valutando la possibilità di intraprendere azioni legali nei confronti dell'Ordine di Bologna".

Non solo. "Saremo costretti a scegliere il nuovo direttore sanitario tra medici non iscritti a questo Ordine- affonda il colpo Gibertoni- l'unico a preferire ancora la sanzione disciplinare individuale dei professionisti alla contestazione della legittimita' delle direttive regionali, per evitare di trovarci in futuro in condizioni analoghe a quelle attuali". (Dire)

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