Coronavirus, focolaio nella struttura per disabili Casa Rodari: "Positivi 18 utenti su 19 e 17 operatori"
Ausl conferma i numeri e da ieri sta dando supporto logistico con una task force distrettuale. Intanto i sindacati chiedono risposte
Un focolaio di Coronavirus all'interno della struttura per disabili "Casa Rodari" di via Fossolo. Sono 18 i ragazzi (su un totale di 19 ospiti) ad avere avuto un tampone positivo, mentre gli operatori che risultano infetti da Covid-19 sono 17 su un totale di 35. La struttura accoglie una ventina di persone, adulti tra i 18 e i 64 anni, con disabilità grave e medio grave residenti a Bologna e fa capo alla cooperativa sociale Cadiai.
L'azienda sanitaria conferma i numeri e da ieri una task force distrettuale di Ausl sta dando un supporto logistico alla struttura, oltre a tutte le informazioni per superare il momento di crisi. Dalla cooperativa ancora nessuna dichiarazione: la responsabile di Casa Rodari si è limitata a confermare il focolaio visto anche il momento difficile.
A commentare la notizia del folcolaio anche il sindacato Usb Lavoro Privato Bologna, che fa un appello alla cooperativa che gestisce la struttura: "Vicinanza agli ospiti e agli operatori e alle loro famiglie. Chiediamo alla cooperativa di convocare urgentemente il Comitato aziendale di monitoraggio per la diffusione del Covid, e ad Asl, Comune e Regione di attivarsi immediatamente, oltre che per fare chiarezza sulle cause dell’insorgenza di questo focolaio, per mettere nelle migliori condizioni di sicurezza la struttura, gli utenti, gli operatori e le loro famiglie", spiega Fabio Perretta, portavoce di Usb.
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"Come è possibile che tanti positivi vengano scoperti in una volta sola? È evidente la mancanza di prevenzione e tracciabilità". Ci va più pesante il sindacato SGB che in una nota dice: "Si continua a far lavorare personale che è stato a stretto contatto con dei positivi. La bussola della tracciabilità, della prevenzione e della tutela sanitaria è stata completamente persa, a scapito dei lavoratori, dell’utenza e dell’intera cittadinanza. Pretendiamo che i 17 lavoratori asintomatici positivi siano subito lasciati in isolamento in malattia/infortunio, che gli 8 lavoratori negativi siano messi in quarantena e in isolamento con permanenza domiciliare per stretto contatto con caso confermato covid -19 con mantenimento del 100% del salario, come prevede giustamente la ASL di Imola , che in questo bailamme si comporta , per fortuna, diversamente da quella di Bologna".