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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Fiera / Viale Aldo Moro

Campi rom, 700 mila euro per chiuderli. Gualmini: "E' una piccola spinta per i comuni"

"In futuro non ci potranno piu' essere aree abusive, non piu' aree le cui spese ricadono sulle spalle delle Istituzioni pubbliche, bisogna andare verso una regolarizzazione e una assoluta legalita'"

La Regione Emilia Romagna mette in campo 700.000 euro per chiudere i grandi campi nomadi ancora esistenti sul territorio. Si tratta di "una piccola spinta ai Comuni", come ha sottolineato la vicepresidente Elisabetta Gualmini, per arrivare al superamento delle aree sosta.

"Dobbiamo recepire la normativa Ue, non si scappa da questo", ha dichiarato Gualmini. La proposta dell'amministrazione Bonaccini abroghera' la legge regionale del lontano 1988, epoca rispetto alla quale "il mondo e' completamente cambiato". In futuro, ha sottolineato la vicepresidente, "non ci possono piu' essere aree abusive, non puo' piu' essere che ci siano aree le cui spese ricadono sulle spalle delle Istituzioni pubbliche, bisogna andare verso una regolarizzazione e una assoluta legalita'. Proprio perche' noi riconosciamo le identita' culturali, chiediamo che si rendano autonome e responsabili".

In commissione Politiche sociali si e' consumato questa mattina, nel corso di una seduta trasmessa in streaming proprio su richiesta della Lega, lo strappo tra il Pd e il Carroccio, che aveva presentato a sua volta una proposta di legge sulla materia. Il consigliere della Lega Daniele Marchetti, in un primo tempo indicato come relatore di legge anche coi voti della maggioranza, ha fatto di tutto pur di "unificare i testi", visto che la loro "finalita' e' la stessa, il superamento dei campi nomadi". Ma il Pd questa volta ha preferito non fidarsi: come testo base e' stato votato quello della giunta e il relatore di maggioranza sara' Giuseppe Boschini.

"NON SCARICHIAMO SUI COMUNI SOGNI IRREALIZZABILI". "Non c'e' disponibilita' a fondere i testi perche' ci sono significative divergenze", ha detto Gualmini, titolare della delega al Welfare. L'assessore ha anche insistito, a questo proposito, sulla necessita' di "non scaricare sui Comuni soluzioni irrealizzabili". Un altro dem, Giuseppe Paruolo, ha chiesto fair play alle opposizioni. "Siamo pronti a venire incontro alle richieste della minoranza ma non potete chiederci la castrazione delle prerogative della maggioranza". E Igor Taruffi (Sel): "I gesti di cortesia istituzionale vengono sfruttati a fine di propaganda". Nella sostanza al centrosinistra non e' piaciuto come il Carroccio ha 'cavalcato' mediaticamente l'argomento, in particolare di aver provvisoriamente indicato Marchetti come relatore quando mancava ancora il testo dell'esecutivo. "Non vedo perche' dobbiate negare a me e ai miei colleghi il diritto di confrontarci- ha ribattuto Marchetti- Lo dobbiamo ai cittadini, che comunque avranno la possibilita' di vedere il vostro atteggiamento di quest'oggi".

Obiettivo del progetto di legge della giunta e' il "superamento dei campi grandi", con l'offerta ai Comuni di "un menu' di soluzioni abitative quanto piu' possibile uguali a quelle degli altri emiliano-romagnoli, con anche l'idea di una strategia a gradini". Si va dall'alloggio pubblico "se ci sono i requisiti" alle cosiddette microaree. La legge si muove anche sul versante sanitario: Gualmini cita anche le "condizioni igieniche assolutamente intollerabili e indecenti dentro queste aree, ne ho visitate alcune- dice ai consiglieri- e vi assicuro che c'e' un tema di igiene prioritario". Infine ci si propone una lotta all'abbandono scolastico tra i giovani sinti e rom. "La gran parte dei ragazzi si ferma alla scuola media e questo non e' un bene per nessuno".

(fonte DIRE)

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