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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pianoro

Fondovalle Savena, è polemica per velocità e incidenti stradali

In base a quanto emerso in una recente udienza tenuta a Pianoro, infatti, le norme del codice della strada non consentono l'installazione dei autovelox fissi, mentre per quelli mobili ci sono solo quattro piazzole

Troppi incidenti sulla fondovalle Savena, che nell'ultimo anno ha visto ben quattro decessi. Ma mentre sulla Futa, altra strada dell'appennino teatro di incidenti, si aspettano gli autovelox, qui non potranno essere installati.

In base a quanto emerso in una recente udienza tenuta a Pianoro, infatti, le norme del codice della strada non consentono l'installazione dei autovelox fissi, mentre per quelli mobili ci sono solo quattro piazzole adatte in tutto il tracciato ed un problema di carenza di personale che dovrebbe svolgere gli appostamenti.

Per questo i consiglieri di centrodestra in Comune (Luca Vecchiettini e Davide Nanni), in Città metropolitana (Marta Evangelisti) e in Regione (Marco Lisei) si sono impegnati su alcune proposte alternative per ridurre la pericolosità della strada, come la creazione di rotonde, il rifacimento della segnaletica, l'installazione di pannelli con l'indicazione della velocità e iniziative per sensibilizzare gli automobilisti. Che spesso, sulla fondovalle, è da formula uno.

"Mentre per quanto riguarda la statale della Futa diamo atto che c'è stata attenzione e gli amministratori ora aspettano gli autovelox entro l'estate -spiega Evangelisti di Uniti per l'alternativa- sulla fondovalle siamo ancora indietro".

Un ostacolo potrebbe essere sui tempi brevi l'attesa per il passaggio di entrambe le strade sotto la gestione di Anas, passaggio che dal primo semestre di quest'anno potrebbe slittare verso fine 2020. "L'impressione- dice Vecchiettini della Lega- è che ci sia un po' di immobilismo in Città metropolitana. Il clima in commissione è stato da ultimo giorno di scuola".

I dati, sottolinea da parte sua Lisei, "ci dicono che esiste una emergenza stradale. Gli incidenti sono in aumento e le politiche adottate fino ad oggi sono state del tutto fallimentari".

Un problema che secondo l'esponente di Fratelli d'Italia non riguarda solo la fondovalle. "Gli autovelox fissi- sostiene ancora il neo-consigliere regionale- sono stati usati da alcuni Comuni più per ragioni economiche, basta pensare a quelli di via Stalingrado e viale Panzacchi dove gli incidenti sono aumentati. Si esca dalla logica propagandistica e si entri in quella collaborativa".

A rispondere a distanza è il consigliere delegato alla Viabilità della Città metropolitana Marco Monesi, che respinge le accuse di immobilismo.

“La Città metropolitana -risponde Monesi- è da sempre attenta alla sicurezza stradale. Sottolineo che dal 2008 ad oggi sono stati progettati interventi, sull’intero tratto, per un importo complessivo di 2 milioni di euro oltre ai lavori annuali di manutenzione ordinaria come pavimentazioni, barriere e segnaletica.

Monesi prosegue: "Non abbiamo mai nascosto la complessità di gestione della Fondovalle e tengo a precisare che la Città metropolitana continuerà a collaborare con Anas anche dopo il passaggio di gestione, per garantire ai cittadini la sicurezza, così come stiamo attualmente facendo per la progettazione della Porrettana".

Quindi la conclusione: "Siamo inoltre pronti a fare la nostra parte anche attraverso l’istituzione di un Tavolo analogo a quello per la Futa e a individuare forme di collaborazione per attivare campagne di informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e sulla mobilità sostenibile, temi che interessano tutto il territorio metropolitano e che occupano un posto di primo piano nella nostra agenda”.

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