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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza del Nettuno

Restauro Fontana del Nettuno: il 'Gigante' scricchiola, si allungano i tempi

Il fine-lavori, inizialmente previsto per la fine del 2016, sarà ritardato di circa un anno: "Preoccupante fenomeno di corrosione"

Bisogna pazientare ancora per rivedere "Il Gigante". Si allungano ancora i tempi per il restauro della Fontana Nettuno. Il fine-lavori, inizialmente previsto per la fine del 2016, sarà ritardato di circa un anno: i restauratori hanno richiesto un surplus di studi scientifici e di interventi, così Comune di Bologna e Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) hanno dovuto firmare una nuova convenzione.

Il nuovo accordo, si legge nel testo, "avrà durata fino alla conclusione del restauro completo della fontana, previsto per dicembre 2017". E Palazzo D'Accursio si impegna a versare altri 155.000 euro all'Iscr per il completamento del restauro e delle attività di documentazione ed elaborazione dei dati raccolti.

Sono emerse "alcune criticita' connesse a situazioni non rilevabili nella fase di progettazione che non hanno permesso, allo scadere della convenzione, il compimento delle operazioni e lavorazioni indicate nelle previsioni progettuali". Oltre ai problemi di natura strutturale, quindi legati alla staticità della statua, che hanno richiesto "approfondimenti di analisi e studio", è stato necessario rimuovere i protettivi applicati sulla vasca e sul monumento nei precedenti restauri. E' stato rilevato infatti un "preoccupante fenomeno di corrosione sulle superfici della statua del Nettuno e sulle sculture in bronzo, attivo anche al di sotto dei protettivi applicati nel restauro del 1988-89".

Il 'Gigante' in gabbia: parte il restauro della Fontana del Nettuno

LA FONTANA, STORIA E CURIOSITA'. Nel 1563, papa Pio IV dette ordine di innalzare una grande fontana e il pittore Tommaso Laureti fu incaricato dell'esecuzione dell'opera. Fatti i progetti, l'artista scelse per la realizzazione della statua lo scultore fiammingo Jean de Boulogne, detto Giambologna, che allora lavorava a Firenze per i Medici. Per la somma di mille scudi d'oro, l'artista fiammingo accettò di realizzare le parti scultoree della fontana, che fu completata nel 1566.
Costruita in marmo e bronzo è il simbolo del potere papale: come Nettuno domina le acque, così il Papa domina il mondo. Ai piedi del Dio sono infatti quattro putti, che rappresentano Gange, Nilo, Rio delle Amazzoni e Danubio, cioè i fiumi dei continenti allora conosciuti. 

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