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Cronaca

Terrorismo: scene di guerra sul cellulare di un pusher, disposti accertamenti

Si indaga per capire come siano finite quelle immagini sul telefonino di uno straniero arrestato dai carabinieri per fatti di droga. Poche settimane fa episodio analogo

Scene di guerra sono state trovate nel cellulare di un pusher nordafricano arrestato dai carabinieri. E aleggia lo spettro del terrorismo. Sono infatti stati avviati accertamenti per capire come quelle immagini siano finite sul telefonino dell'uomo. 

La foto incriminata immortala una persona di arancione vestita, schiacciata da un carro armato nel deserto. Quello che si vuole appurare è se si tratti di una immagine semplicemente reperibile via internet e come sia finita nel telefono dello straniero. 

Una situazione analoga si era registrata sempre a Bologna qualche settimana fa, quando un 21enne marocchino, arrestato dopo aver derubato una donna, era stato trovato in possesso di un video che mostrava una decapitazione. All'atto dell'arresto gli inquirenti presero in consegna il suo telefono rinvenendo il filmato che aveva ricevuto via whatsapp.

"Quando troviamo immagini di guerra in Siria o riconducibili allo Stato Islamico, e le troviamo spesso, dichiarano sempre di averle scaricate da internet - aveva detto nella circostanza il Procuratore aggiunto Valter Giovannini - ovviamente non si può sapere, se non approfondendo le indagini, se il soggetto condivida le ragioni delle barbare esecuzioni e sia in qualche modo un fiancheggiatore di coloro che hanno agito lontano dall'Italia".  
La detenzione di materiale di questo tipo non costituisce reato. Tuttavia se ci si imbatte su una pluralità di documenti, le Procure possono procedere per partecipazione e organizzazione terroristica internazionale, così da svolgere indagini e interrogatori. "Forse è arrivato il momento - aveva sottolineato Giovannini - che il legislatore pensi a una legge analoga a quella che si applica in caso di detenzione di materiale pedo-pronografico".

 

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