Darfur: "Liberate Francesco Azzarà", così Bologna si unisce alla campagna di Emergency
Uno stendardo di 150 cm x 200, con la foto dell'operatore umanitario sequestrato in Darfur tra poche ore comparirà sulla facciata di Palazzo D'Accursio. Lepore: "Bisogna sensibilizzare l'opinione pubblica"
"Liberate Francesco", questa la scritta che tra poche ore comparirà sulla facciata di Palazzo D'Accursio, insieme alla foto dell'operatore umanitario sequestrato in Darfur il 14 agosto scorso. Uno stendardo di 150 cm x 200, verrà esposto dalla Sala Anziani. Così Bologna si unisce alla campagna lanciata da Emergency per la liberazione di Francesco Azzarà.
“Continuiamo a seguire con apprensione le sorti di Francesco Azzarà", spiega Matteo Lepore, coordinatore della Giunta del Comune di Bologna.
Anche il Comune del capoluogo emiliano risponde all’appello di Emergency "perché - continua l'Assessore al coordinamento di Giunta - è dovere di tutti noi sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale su quanto sta succedendo in Darfur e, come amministrazioni comunali, chiedere a gran voce la liberazione di Azzarà.".
Francesco ha deciso di dedicarsi anima e corpo all’organizzazione medico-umanitaria fondata da Gino Strada - a lui il pensiero di Lepore e del Comune tutto: "Deve tornare al più presto in libertà e, assieme agli altri operatori umanitari, proseguire nel suo cammino di pace e speranza”.