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Cronaca

Indagato per omicidio, muore in un incidente: messaggio disperato prima dello schianto

Lo schianto tra una Dacia Duster e un Tir è avvenuto tra Parma e Fidenza

"Io non c'entro niente. Mi hanno abbandonato. Non reggo più". Queste sono solo alcune delle ultime parole che Francesco Masetti, 38 anni, ha scritto in un messaggio inviato intorno le 15,30 al suo avvocato, Alessandro Veronesi, prima di morire in un violento frontale contro un tir.  Il 38enne, indagato con l'accusa di omicidio volontario per la morte del padre settantenne, avvenuta il 4 novembre a Zola Predosa in circostanze poco chiare, era a bordo di una Dacia Duster che, dopo circa mezz’ora, è finita contro un tir tra Parma e Fidenza, all'altezza dell'abitato di Parola di Fontanellato. Un incidente che non gli ha lasciato via di scampo, e alla luce del messaggio inviato al legale, e uno all’ex fidanzata nel quale chiedeva scusa “per le bugie”, si fa sempre più largo l’ipotesi di un gesto volontario piuttosto che di  un tragico incidente.

Ricevuto il messaggio il legale ha subito avvisato le autorità, corse a casa dell’uomo, ma di Masetti non c’era traccia. Solo dopo qualche ora gli inquirenti bolognesi sono stati avvisati dai colleghi di Parma dell’incidente. L’accusa nei confronti del 38enne era di omicidio aggravato premeditato. Una cugina aveva anche presentato una denuncia,  e gli inquirenti adesso erano in attesa dell’esito di alcuni esami disposti in seguito all’autopsia sul corpo del 70enne.

La Dacia Duster guidata da Masetti si è distrutta contro un tir, e il conducente del mezzo pesante è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione in prognosi riservata, ma non sembra più in pericolo di vita. La sua testimonianza sarà cruciale per cercare di ricostruire la dinamica dello schianto.
 

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