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Cronaca

Bartleby vs Frascaroli: trasloco alle Roveri “proposta indecente”

Non c'è intesa fra il collettivo e l'Assessore alle politiche sociali. Lo sfratto dalla sede di via S. Petronio Vecchio e un trasloco alle Roveri non persuade Bartelby: "Luogo non adatto alla nostra esperienza politica e culturale"

Ieri la conferenza stampa e il confronto con il collettivo Bartleby non ha portato a una proposta condivisa:  la convenzione tra Bartleby e l'Università di Bologna è scaduta il 17 ottobre 2011, quindi gli attivisti sono in occupazione da oltre un anno. L’Assessore alle Politiche Sociali in quota Sel Amelia Frascaroli aveva proposto uno spazio alle Roveri incassando un sonoro rifiuto.

Benvenuto alle matricole: tensione tra Bartleby e Polizia

LO SFOGO SU FACEBOOK. Scollegati dalla realtà” scrive Frascaroli che sul suo profilo Facebook, dove riferisce di essere stata coinvolta nella vicenda da poco tempo dopo il confronto con il prorettore di Unibo Roberto Nicoletti e con il collega alla Cultura Alberto Ronchi: “Il territorio nel quale la struttura di 1000m quadrati é stata individuata (e già messa a disposizione) avrebbe - a dire di Bartebly- un gravissimo limite: non è nel centro storico ma in periferia, quartiere San Vitale, all' incrocio di via Martelli a 100 metri dalle fermate di due linee di Bus e a 500 metri dalla stazione San Vitale del SFM” . Così l’assessore che ritiene di aver  dalogato e ascoltato: “Credevo che il Bartleby fosse un gruppo capace di condivisione sociale e di testimonianza attiva…Il progetto di Comune e Università continuerà, anche senza Bartebly. Peccato per loro. Ora, però, non si dica che non ci sono state proposte da parte delle Amministrazioni, che non c'é stato ascolto, dialogo...sarebbe una bugia”.

LA REAZIONE DI BARLEBY. Non si fa attendere la risposta del collettivo che oggi in una nota sottolinea “L'atteggiamento dell'assessore ci pare decisamente fuori luogo”.  Non avrebbero dunque trovato ascolto “tanti e tante che dicono apertamente che un capannone in zona Roveri non è un luogo adatto alla nostra esperienza politica e culturale, l'assessore ci risponde con toni paternalistici e stizziti”. Non sarebbero quindi solo gli attivisti di Bartlebly contrari al nuovo spazio decentrato: “in molti in queste ore stanno rispondendo pubblicamente all'assessore Frascaroli, manifestando forte contrarietà nei confronti della proposta indecente che ci è stata rivolta” scrivono “vogliamo aggiungere che i primi responsabili di questa situazione sono i vertici dell'Università. Il rettore Ivano Dionigi non ha mai cercato un dialogo con la nostra esperienza, preferendo le minacce di sgombero. Uno sgombero che se avverrà ricadrà in primis sulle sue spalle. Il rettore non dovrà rispondere solo a noi ma alle migliaia di studenti che costruiscono questo progetto di università autonoma, ai docenti e ai ricercatori che in Bartleby trovano uno spazio di espressione libero. Agli studenti dell'accademia, agli artisti e musicisti di questa città. Agli scrittori e agli attori che attraversano i nostri spazi. Alle bolognesi e ai bolognesi che da anni partecipano gratuitamente alle nostre attività, alle assemblee e alle mobilitazioni”. Lieto fine del comunciato “Nessuno spazio alle passioni tristi, siamo nati per ballare!”

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