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Ezio Pascutti: l'ultimo saluto di Bologna al 'bomber'

Tifosi rossoblù, ma anche cittadini e istituzioni oggi in Cattedrale per dire addio al campione

Tante sciarpe rossoblu tutte insieme forse la cattedrale di San Pietro non le aveva mai viste. In tantissimi oggi pomeriggio hanno dato l'ultimo saluto a Ezio Pascutti, attaccante storico del Bologna Fc, morto mercoledì a 79 anni. In platea, oltre a moglie e figlia, c'erano anche diverse personalità del mondo politico e calcistico locale. C'era la squadra attuale, Donadoni, Fenucci con lo staff tecnico, c'era l'ex bomber Marco di Vaio. C'era Pierferdinando Casini, c'era il sindaco Merola, c'erano gli assessori Lepore e Rizzo Nervo. Non ultimo, anche l'ex leader della Cisl bolognese Alessandro Alberani.

A cerimoniare il rito funebre il Vescovo Ausiliario Ernesto Vecchi. Durante l'omelìa Vecchi ha ripercorso brevemente la biografia del bomber rossoblu. E poi ha ricordato: «Ezio era un simbolo che univa tutti, soprattutto in un momento dove la società si fa sempre più liquida, come sosteneva il defunto sociologo Zygmunt Baumann». I monsignore celebra poi anche il gesto-simbolo della carriera sportiva di Pascutti, quel colpo di testa in tuffo del dicembre 1966 contro l'Inter. «Ezio -riprende Vecchi- ha speso ogni lacrima di energia, e quell'urlo cittadino per lo scudetto del '64 esprimeva l'urlo di gioia di quell'umanità che si trova ora in paradiso». Prima di concludere il rito, Vecchi ha infine avvertito la politica locale a «non toccare la curva San Luca, segno massimo della nostra difesa, del nostro onore».

I funerali di Ezio Pascutti in Cattedrale

Finita la cerimonia le autorità hanno omaggiato i familiari di Pascutti, e la bara è uscita dalla cattedrale. A omaggiare l'attaccante della Golden Era rossoblu una folla, tra cui un centinaio di ultras. I tifosi hanno srotolano striscioni, e hanno scandito qualche coro mentre il carro si metteva in marcia verso via Righi. "Abbiamo perso un grande" urla qualcuno.

La salma andrà al cimitero di borgo pani per la cremazione. Le ceneri di Pascutti riposeranno invece in una cripta monumentale alla Certosa, accanto vicino alla tomba Lucio Dalla. Il Sindaco ha infine deciso di intitolare la tribuna centrale dello stadio Renato Dall'Ara a Pascutti.

Dopo una lunga malattia, Pascutti, bomber del mitico scudetto del 1964, ha lasciato tutti i cittadini un po' più soli. Nato in provincia di Udine, arrivò al Bologna a 17 anni e appena maggiorenne esordì in serie A. L'Amministrazione comunale onora la memoria di Ezio Pascutti concedendo alla famiglia a titolo gratuito un'urna cineraria di pregio su supporto marmoreo, al cimitero della Certosa di Bologna, e l'esonero delle spese della cremazione. 
 

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