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Cronaca Savigno / vedegheto

Furti in casa in Valsamoggia, maxi-caccia al ladro: il Paese si mobilita, 3 arresti

Fratelli predoni arrivano con l''autista' in Valsamoggia per ripulire appartamenti. Tentano la fuga, scatta una battuta di ricerca nella zona boschiva: rintracciati dopo ore grazie alla collaborazione dei cittadini

Furto in abitazione a segno in Valsamoggia. In manette sono finiti tre bolognesi di 46, 36 e 26 anni. E' successo ieri, quando alcuni cittadini della piccola località di Vedegheto hanno chiamato il 112 per denunciare il torto subito. Mentre i carabinieri si recavano sul posto, sono sopraggiunte delle segnalazioni da altri cittadini, circa tre soggetti sospetti, visti allontanarsi dal luogo del furto a bordo di un’auto. I militari, giunti in zona, hanno individuato l’auto in fuga, riuscendo così ad arrestare uno dei tre soggetti, mentre gli altri due si erano dileguati a piedi sparendo nelle vicine zone boschive.

L'auto bloccata è stata ritrovata zeppa di refurtiva. Il fermato, un 46enne, oltre a non essere in grado di giustificare la sua presenza sul luogo, non sapeva neanche spiegare la provenienza di una serie di oggetti rinvenuti nell’abitacolo: una motosega, una cassetta contenente un cric idraulico, un paio di scarponcini, la federa di un cuscino contenente diversi monili d’argento, due orologi, un binocolo, un giubbotto di pelle nero, una pinza, una corda e un cellulare con all’interno due SIM intestate a un'altra persona.  Mentre altre pattuglie dell’Arma proseguivano le ricerche degli altri due complici, la proprietaria dell’abitazione in cui si era verificato il furto ha riconosciuto come suoi gran parte degli oggetti ritrovati dai Carabinieri. Incalzato dalle domande degli inquirenti, il 46enne ha ammesso le proprie responsabilità, dicendo che si era prestato a far da “autista” a due fratelli, che aveva accompagnato nell’Alta Valle del Reno con lo scopo di “ripulire” qualche appartamento.

Avviata una maxi-battuta di ricerca in tutta la zona boschiva, dopo lunghe ore, sono stati tratti in arresto achei gli altri due predoni, che avevano trovato nascondiglio nella fitta vegetazione della zona a circa tre chilometri dal luogo del fatto. "Si è trattata di una vera e propria caccia al ladro- sottolineano gli inquirenti - nella quale è stata preziosa la collaborazione offerta dai cittadini del posto che hanno contribuito al buon esito dell’attività dei Carabinieri nella ricerca dei due fuggiaschi".

L’"autista", incensurato, ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza della caserma Carabinieri di Vergato, mentre i due fratelli, gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e provenienti da uno dei campi nomadi del capoluogo, sono stati tradotti in carcere. A carico del 36enne è emersa anche un’Ordinanza di Carcerazione per l’espiazione di anni 1 e mesi 4 di reclusione, emessa nel 2014 dalla Procura della Repubblica di Bologna a seguito di reati contro il patrimonio. Tutti gli arrestati sono stati accompagnati questa mattina in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.

La provenienza della refurtiva è stata individuata e gli oggetti sono stati restituiti, ad eccezione della motosega (visibile nella foto), i qualora il proprietario la riconoscesse potrà rivolgersi ai Carabinieri di Vergato.
 

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