La bella vita dei ladri con l'auto da 250 chilometri orari: cinque arresti
Non avrebbero lavorato neanche un giorno, eppure nel loro parco auto c'erano Bmw e Mercedes ultimo modello
I militari hanno così iniziato le indagini e hanno subito accertato che la macchina era stata rubata a dicembre scorso da un concessionario della provincia di Vicenza, così come rubate erano le due targhe che venivano usate sul veicolo.
I furti e la fuga a 250 km/h
Il distributore, hanno verificato i Carabinieri, sarebbe stato il punto d'incontro dei cinque, che quattro giorni a settimana - come se fosse un vero e proprio lavoro - si ritrovavano, salivano tutti insieme sulla Rs3 soltanto dopo aver lasciato i loro cellulari e i loro effetti personali nelle auto private.
I primi colpi si sono concentrati quasi tutti tra la Bergamasca e il Milanese, prima che la banda spostasse il mirino su ditte in Veneto, Piemonte ed Emilia Romagnam le bolognese.
Semplicissimo il modus operandi del gruppo: uno restava nell'Audi, mentre gli altri quattro oscuravano le telecamere di sicurezza con lo spray nero, scavalcavano - erano tutti molto atletici -, puntavano alle stanze dei manager, forzavano la cassaforte o la portavano via e poi scappavano. Nella fuga, ma non solo, non si facevano nessun problema a usare tutti i cavalli della "loro" Rs3, tanto che i carabinieri - analizzando il Gps del veicolo - hanno registrato passaggi a 250 chilometri orari anche nei centri dei paesi.
"Un'altra settantina di colpi"
I colpi che vengono contestati alla banda ufficialmente sono ventitré, con bottini tra i tremila e i trentamila euro a blitz, ma "potenzialmente - la riflessione di uno dei carabinieri che ha indagato su di loro - ce ne sono altri settanta, ottanta in tutto il Nord Italia che potrebbero avere la stessa firma".
Tutti con una famiglia e tutti con figli, sarebbero infatti proprietari di case e di auto "importanti", anche se nessuno di loro - almeno dal momento dell'avvio dell'indagine - avrebbe mai fatto un giorno di lavoro.
Mercoledì mattina nelle loro abitazioni i carabinieri hanno trovato un centinaio di penne Montblanc - sicuramente rubate durante i colpi -, migliaia di euro in contanti e soldi di valuta straniera "laccati" in oro, oltre che numerose bottiglie di vino "Sassicaia" decisamente costose.