Truffa del "finto tecnico": 10 colpi in 3 mesi, anziani nel mirino di un 'esperto'

Si spacciava per un tecnico addetto alla manutenzione dei termosifoni, così ha ripulito gli appartamenti di numerosi anziani. Almeno dieci i 'colpi' ritenuti a suo carico, registrati nell'arco di tre mesi nella prima periferia di Bologna (tra gennaio e marzo 2014). Così è finito in arresto per furto aggravato un pregiudicato, A.C., classe 1969, originario di Torino e domiciliato presso un campo nomadi a Nichlino (TO).

Ad inchiodarlo alle proprie responsabilità un’articolata indagine della Polizia di Stato condotta dalla Squadra Mobile di Bologna, che ha permesso di stringere il cerchio intorno al ladro "trasfertista”.

ARRESTATO IN FLAGRANZA SCOPERCHIA 'VASO DI PANDORA'. L'attività investigativa ha preso le mosse dopo che il soggetto è stato arrestato in flagrante, a seguito di un furto con raggiro messo a segno alla periferia di Bologna lo scorso maggio 2014 (per il quale è poi stato condannato e sottoposto all'obbligo di firma). La messa in scena si era svolto secondo un copione fisso.
Una volta fermato, la polizia è riuscita ad attribuire allo stesso soggetto altri 9 colpi, portati a termine tra gennaio e marzo 2014, con lo stesso sistema, tutti nel capoluogo emiliano. Alla luce degli indizi raccolti dai poliziotti, per l'uomo è scattato un provvedimento di custodia cautelare in carcere, notificatogli ieri presso il campo nomadi torinese del quale è ospite. Si trova ora rinchiuso in carcere nel capoluogo Piemontese.

COLPI 'FOTOCOPIA' Lo stesso modus operandi sarebbe stato adottato dallo stesso per tutti i dieci 'colpi' a lui attribuiti dalla polizia (alcuni dei quali andati a segno, altri invece solo tentati). Agiva bussando alla porta di casa della vittima prescelta, nel suo mirino sempre persone anziane: dagli over 70 fino ad una 97enne sono finiti nelle sue grinfie. Spaccandosi un tecnico addetto alla manutenzione dei termosifoni, inviato dall'amministratore di condominio, carpiva la fiducia dei malcapitati. Girava per casa fingendosi all'opera, avvisava che le operazioni di manutenzione avrebbero potuto fare annerire i gioielli, così da spingere gli anziani a metterli al sicuro. Poi, mentre lui distraeva con scuse varie le vittime, un complice (o vari complici) si intrufolavano negli appartamenti e facevano razzia.
Il bottino racimolato durante i vari colpi aggira intorno a 300 mila euro (tra denaro, gioielli, orologi di pregio e simili).

Furti con raggiro a raffica: così colpiva ladro 'trasfertista'

QUESTORE: 'DOLORE E VERGOGNA, ANZIANI VANNO AIUTATI'. Duro l'affondo del Questore di Bologna, Vincenzo Stingone, che intervenendo sul caso, oltre ad esprimere soddisfazione per l'operato degli uomini delle orze dell'ordine, ha sottolineato come reati del genere "sono particolarmente odiosi, perchè provocano grandi dolori. Chi si macchia di questi reati è senza cuore"- ha rimarcato il Questore, aggiungendo: "Le vittime,  infatti, oltre a subire dei danni materiali, spesso si vedono portare via oggetti che per loro hanno un grande valore affettivo'. Da qui il tormento interiore che episodi del genere causano nei malcapitati. 'Spesso le vittima dopo fatti del genere cadono in depressione. Non è raro che vengano inoltre sopraffatti da un senso di vergogna - continua Stingone - che li porta a non denunciare la truffa subita, spesso non si confidano nemmeno con i familiari'. Da qui il monito del Questore affinchè 'i parenti, ma anche gli stessi vicini di casa, si mostrino solidali con le persone anziane che vivono da sole. Facciano sentire la loro presenza, anche questa è solidarietà. Se - chiosa Stingone -  un anziano sa  di poter contare sul proprio dirimpettaio, magari prima di aprire a sconosciuti gli chiede consiglio", evitando così di finire nella rete di impostori senza scrupoli.