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Cronaca San Pietro in Casale

Furti in case e ville: sgominata banda con 'covo' a San Pietro in Casale, trovata refurtiva per 200 mila euro

Hanno messo a segno furti a raffica in appartamenti, spesso nel loro mirino anche ville di persone facoltose. Agivano nel Nord-Est e avevano base nel bolognese. 4 in manette

Hanno messo a segno furti a raffica in appartamenti, spesso nel loro mirino anche ville di persone facoltose, come quella dell'imprenditore friulano Giovanni Fantoni. Agivano per lo più nel Nord-Est Italia e avevano base operativa a San Pietro in Casale. Un'articolata indagine dei carabinieri di Latisana hanno posto fine, lo scorso venerdì, all’attività criminale di un sodalizio composto, da quattro albanesi: si tratta di L.A., 24 anni, B.O. 25enen, R.A. 21 anni e P.A. 28enne. Tutti ritenuti responsabili in concorso di furto aggravato.

Tre degli arrestati sono risultati "ricercati" dalle forze dell'ordine perché destinatari di un ordine di carcerazione emesso dalle Procure della Repubblica di Ancona e Forlì, dovendo scontare ciascuno la pena detentiva di anni 1 e mesi 8 di reclusione, per furti in abitazione, ricettazione e resistenza a un pubblico ufficiale, commessi nelle province di Forlì-Cesena e Monza Brianza. Il quarto uomo, invece, nonostante fosse già stato espulso con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria di Vicenza in sostituzione della pena detentiva inflittagli per reati contro il patrimonio, aveva fatto nuovamente ingresso, sotto altro nome, nel territorio nazionale continuando l’attività delittuosa.

L’identificazione della banda è avvenuta grazie alle testimonianze raccolte dai Carabinieri di Latisana che hanno accertato la presenza, nei giorni precedenti i furti, di una autovettura GOLF di colore nero, risultata successivamente rubata. Gli arrestati, dopo i furti, hanno colpito a Portogruaro (VE) dove hanno asportato in altre due abitazioni monili e denaro contante.

"Il modo di agire del sodalizio era attento e guardingo - sottolineano i militari - tanto è vero che i quattro, temendo che la targa della GOLF fosse stata segnalata alle pattuglie delle forze di polizia, hanno rubato una nuova coppia di targhe da un’altra autovettura montandole sulla loro macchina. Avevano anche gettato il telepass in uso, sostituendolo con un altro apparato, preventivamente svuotato del circuito interno, asportato da un veicolo nel portogruarese".

La svolta nelle indagini si ha il 21 novembre, quando gli albanesi compiono il furto a Gemona del Friuli (UD) nella villa dell’imprenditore friulano Giovanni Fantoni, sottraendo dall’abitazione oro e preziosi, nonché un’AUDI 8, che hanno utilizzato poi nei successivi spostamenti.

Tra targhe, telepass e passaggi ai caselli autostradali, i Carabinieri hanno analizzato circa 30.000 dati che, opportunamente incrociati, hanno consentito l’individuazione del covo della banda nel comune di San Pietro in Casale. Qui, i militari, dopo aver esaminato le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza pubblica, hanno fatto irruzione nell’appartamento in uso agli arrestati, bloccandoli. I quattro hanno opposto resistenza ai militari operanti, causando ad alcuni di essi lievi lesioni.

Nel corso della successiva perquisizione è stata rinvenuta refurtiva del valore di circa 200mila euro, in gioielli, capi di abbigliamento griffati, pellicce e accessori di pregio. E' stata recuperata, oltre all’Audi 8, anche un’Audi 4 asportata da un’abitazione in provincia di Ravenna, che montava una coppia di targhe rubate in provincia di Padova. 

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