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Cronaca

Furto del furgone per i pezzi di ricambio: in manette vecchia conoscenza

In casa del soggetto anche una pistola e piccole dosi di cocaina

Tutto è partito dalla polstrada, che lo ha sorpreso dentro un furgone non suo e risultato rubato. Un sessantenne di origini milanesi, già noto alle forze di polizia, è stato arrestato con l'accusa di essere il responsabile di una serie di furti di autoveicoli commerciali, furti destinati ad alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio.

L'uomo, portato in carcere a San Vittore, è stato fermato pe la prima volta in settembre dell scorso anno dalla sottosezione di PIan del Voglio della Stradale: l'uomo era stato fermato e sorpreso alla guida di un Fiat Ducato rubato nella giornata precedente, in provincia di Milano. Sul momento è scattata la denuncia per ricettazione, ma poi il sessantenne è stato tenuto d'occhio.

L’indagine, coordinata dalla pm Gabriella Tavano ha consentito di accertare che l’uomo era dedito al furto dei veicoli commerciali, che venivano poi trasferiti dallo stesso nel sud Italia per essere cannibalizzati e smantellati, in modo da piazzare i componenti sul mercato dei ricambi auto.

A questo punto sono scattate le perquisizioni nell’abitazione del soggetto, eseguite all’alba di ieri dagli investigatori della Polstrada e da quelli del Commissariato milanese di Lorenteggio.

I poliziotti hanno scovato e sequestrato un piccolo arsenale, fatto di una pistola a salve con matricola abrasa, appositamente modificata per sparare davvero, 236 bossoli e 144 ogive blindate calibro 9 mm e un bilancino di precisione per polvere da sparo, oltre a due caricatori e una fondina da cintura. Sono stati rinvenuti anche 5 grammi di cocaina e un secondo bilancino di precisione per stupefacenti. Alla luce del materiale sequestrato e della carriera criminale del sessantenne, sono in corso ulteriori indagini per verificare il suo coinvolgimento in episodi analoghi.

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