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Cronaca San Lazzaro di Savena

E' in voga il furto delle marmitte delle auto. Ecco perchè ingolosiscono

Non gioielli o preziosi, ma marmitte o catalizzatori segati dai mezzi in sosta. L'ultimo episodio a San Lazzaro

La "nuova frontiera" dei furti riguarda le marmitte o i catalizzatori delle auto. L'ultima segnalazione arriva da Hendrik Atti, tassista bolognese: "Avevo parcheggiato la Yaris a San Lazzaro in viale Kennedy, è la seconda volta in quattro mesi. E' successo in pieno giorno su una via altamente trafficata. Mi chiedo, come è possibile?", riferisce. 

Un "lavoretto pulito" e abbastanza veloce, portato a termine utilizzando il flessibile. Non importa che il pezzo funzioni, non verrebbe reinstallato su un altro mezzo, ma le cause sono da ricercare nei metalli preziosi, palladio, rodio e platino, contenuti all’interno del tubo di acciaio che poi, probabilmente, vengono piazzati sul mercato nero. 

La conferma è arrivata anche dalla Squadra mobile di Bologna che alla fine dell'anno scorso aveva arrestato tre giovanissimi, mentre, muniti di un flessibile a batterie, stavano segando un catalizzatore in zona aeroporto. La perquisizione domiciliare aveva permesso di rinvenire altri 22 pezzi di marmitta analoghi, molto probabilmente oggetto di furto. 

Si tratta di "fenomeno" che si è diffuso in tutto il paese e non esenta Bologna. A farne le spese sono i proprietari delle auto, visto che tra pezzo di ricambio e mano d'opera, il costo di riparazione può arrivare anche a mille euro. 


 

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