Furti, ladra 'pentita' torna sul luogo del misfatto e turista scippato con un abbraccio

Doppio intervento nella giornata di ieri per la polizia prima allertata dal responsabile di un supermercato alle prese con una ladra 'pentita', poi da un turista vittima di uno scippatore 'affettuoso'.

Il primo furto si è consumato in mattinata alla Pam di via di Corticella. Qui è intervenuta una volante su richiesta del responsabile del punto vendita che riferiva di una donna 'pizzicata' a rubare all'interno del supermercato. Un'impiegata aveva infatti sorpreso la signora - una una 47enne cosentina - scappare dal negozio, dopo che - passata dalle casse senza pagare - era scattato l'allarme. Inseguita, la ladra era riuscita a guadagnare la via di fuga. Tornando in negozio, la commessa aveva ritrovato un portafogli, probabilmente perso dalla 47enne. Nel frattempo la ladra 'pentita' ha fatto ritorno al supermercato dicendo di aver rubato alcuni generi alimentari, ma di essersi pentita e che era pronta a ripagare la merce. Ma nel giro di pochi secondi è nuovamente sparita, per poi fare ritorno qualche minuto dopo rinnovando le proprie scuse e l'intenzione di voler saldare il conto. A quel punto - giunti sul posto i poliziotti - il responsabile del punto vendita ha rifiutato l'offerta, così la donna è stata denunciata per furto. Il pentimento - con tutta probabilità - nasceva dal timore che attraverso il portafogli perso durante la fuga si sarebbe potuto risalire a lei.

In serata un nuovo furto è stato denunciato da un turista australiano rimasto vittima di uno scippo. L'uomo aveva appena cenato in un ristorante della zona e passeggiava su via delle Belle Arti in compagnia di un'amica, quando è stato raggiunti alle spalle da un uomo - descritto come uno straniero - che con fare amichevole si è avvicinato all'austaliano fingendo di conoscerlo. 'Ciao come stai', ha esordito. E così dicendo gli si è avvicinato abbracciandolo calorosamente per poi scappare via. Era ormai lontano quando il malcapitato si è accorto che quell'abbraccio era stato da pretesto per sfilargli l'i-phone che aveva in tasca.