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Cronaca Crespellano

Valsamoggia, la fusione è legge: si risparmiano 2,6 mln di euro all'anno

Approvazione ieri in Assemblea legislativa del progetto di legge che determina la fusione dei cinque comuni bolognesi della Valsamoggia. Bonaccini: "18 milioni di euro nelle casse del nuovo Comune"

La fusione dei 5 comuni della Valsamoggia Crespellano, Bazzano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno è legge. Soddisfazione per l'approvazione ieri in Assemblea legislativa del progetto di legge che determina la fusione dei cinque comuni bolognesi della Valsamoggia". La esprime il capogruppo Pd in Regione, Marco Monari, in una nota diffusa assieme al relatore di maggioranza, Antonio Mumolo, alla consigliera Paola Marani e al segretario regionale del Pd, Stefano Bonaccini, che attacca i detrattori. La fusione, "in un momento di grave crisi economica - ricorda Mumolo -farà risparmiare il 10% (2,6 mln di euro all'anno) del costo complessivo della Pubblica Amministrazione, e porterà 18 milioni di euro nelle casse del nuovo Comune di trasferimenti statali e regionali in dieci anni".

LA FUSIONE VALSAMOGGIA PRIMO ESEMPIO IN ITALIA. Per i due anni svincolati dal patto di stabilità Mumolo stima "6,6 milioni di euro in più, rispetto al 2013". Per Bonaccini, "noi oggi compiamo una scelta coraggiosa. Per arrivare a questo punto abbiamo scelto un percorso partecipato e non coercitivo, perché crediamo che nel compiere scelte relative alla riorganizzazione sia fondamentale l'autodeterminazione dei territori. Si tratta di un percorso ben diverso da quello che avrebbe scelto il Movimento 5 stelle, nel cui programma si legge che tutti i comuni sotto i 5000 abitanti devono sparire, o da quello che avrebbe scelto la Lega Nord, che attraverso Calderoli aveva proposto la cancellazione dei Comuni sotto i 1000 abitanti". "Siamo particolarmente orgogliosi di quanto fatto oggi - aggiunge Monari - perché quello dei Comuni della Val Samoggia costituisce il primo esperimento di questo tipo in Italia, e ancora una volta possiamo dire che il nostro territorio può essere da esempio per gli altri".

PARTECIPAZIONE DI TUTTI AL PROGETTO. L'Assemblea legislativa ha approvato anche un ordine del giorno della maggioranza, sempre senza Sel, in cui si evidenzia "la necessità di mettere in campo tutte le azioni possibili per rassicurare coloro che esprimono dubbi e perplessità e coinvolgerli nella importante fase di costruzione che seguirà l'approvazione della legge di fusione". Il documento invita le amministrazioni "dei 5 Comuni in collaborazione con la Regione a promuovere un percorso costituente e partecipativo nel quale tutti i partiti, le associazioni economiche e sindacali, il volontariato, esperti e comitati, singoli cittadini, possano portare il proprio contributo per le importanti scelte ancora da compiere".

"Ovvero - continua Bonaccini - la definizione dello Statuto "con una particolare attenzione alla partecipazione dei cittadini alla vita comunale ed alle scelte per il territorio; l'individuazione delle priorità cui destinare i fondi" degli incentivi e quelli liberati dal Patto di stabilità; "l'identificazione delle sedi dei servizi comunali e del loro decentramento". Comunque delusi e amareggiati dal via libera al Comune unico alcuni cittadini della Valsamoggia che, contrari alla fusione, hanno seguito per tutta la giornata il lungo dibattito in Aula. In attesa che il prossimo Governo porti avanti l'opera di riassetto istituzionale e di semplificazione degli enti locali, accogliamo con favore la delibera di unione di cinque Comuni del nostro territorio. L'accorpamento dei comuni della Valle del Samoggia, Crespellano, Bazzano, Monteveglio, Castello di Serravalle e Savigno, rappresenta un esempio a livello nazionale. Merito anche di amministratori giovani che hanno saputo intuire la portata di questa riforma istituzionale". E' il parere di Alberto Vacchi, Presidente di Unindustria Bologna. "E' bene ricordare, infatti - aggiunge - che la fusione riguarda sia i servizi, sia gli organi politici (Giunte e Consigli comunali, ad esempio). Come imprenditori non possiamo che essere soddisfatti per questo concreto gesto di semplificazione burocratica, pur nella consapevolezza che per toccarne con mano i risultati occorrerà che il sistema vada a regime".

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