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Cronaca

"Abbassiamo di due gradi i termo del Comune"

La proposta per la 18esima edizione della campagna M'illumino di meno, ma non solo. "Se tutti lo facessimo, risparmieremmo il 30 per cento del gas russo"

Abbassare di due gradi i termosifoni del Comune, nel doppio obiettivo di ridurre il consumo di energia ed alleggerire la bolletta, ma anche per scrollarsi dal giogo del gas russo, come ritorsione contro la guerra in Ucraina.

E' quanto si legge in un ordine del giorno votato e approvato dal consiglio comunale. L'aula chiede a sindaco e giunta di "valutare la possibilità, nel rispetto dei parametri di legge ed ove tecnicamente possibile, di ridurre di almeno due gradi il riscaldamento degli edifici comunali come iniziativa concreta di risparmio energetico".

Lo spunto per il voto, come detto, è anche la 18esima Giornata nazionale del risparmio energetico (il prossimo 11 marzo, ndr) e degli stili di vita sostenibili e alla campagna "M'illumino di meno". Tra le buone pratiche suggerite, anche quella di abbassare il riscaldamento.

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"Se lo facessimo tutti -sottolinea SImona Larghetti- elimineremmo il 30% del gas che oggi importiamo dalla Russia, oltre a tante emissioni". Sempre nell'odg, il Consiglio, inoltre, propone "lo spegnimento dell'illuminazione esterna di Palazzo D'Accursio e della statua del Nettuno per almeno un'ora serale di venerdì".

Per la stessa data, si invita la Giunta a promuovere "lo spegnimento del riscaldamento di Palazzo D'Accursio e Liber Paradisus, quali sedi dell'istituzione comunale, dalle 13 fino a fine giornata".

Infine, l'odg propone la promozione di "eventi ed iniziative al fine di approfondire il tema del risparmio energetico e delle azioni in materia di sostenibilità, coinvolgendo cittadinanza, comunità scolastiche, associazioni e operatori economici". L'odg è stato approvato con 22 voti da Pd, Anche tu conti, Coalizione civica, Verdi, lista Lepore e M5s; assenti le opposizioni, che oggi hanno lasciato l'aula contestando l'uso del meccanismo della trattazione a oltranza utilizzato da parte della maggioranza per l'apprvazione di alcune mozioni.

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