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Cronaca Marzabotto

Gattini appena nati sepolti vivi: orrore nelle nostre campagne

L'ultimo caso a Marzabotto: la Municipale ed il Servizio Veterinario dell'Ausl hanno rinvenuto i micini seppelliti, due dei quali erano ancora in vita. Denunciato il responsabile. L'Oipa lancia allerta "per sensibilizzare in merito a questi reati..."

"La tradizione di sbarazzarsi dei gattini appena nati, nelle più svariate modalità, è ancora purtroppo all’ordine del giorno nelle nostre campagne; il concetto di sterilizzazione è ancora molto lontano ed i gatti vengono lasciati figliare controllando però il loro proliferarsi attraverso l’eliminazione dei piccoli appena dati alla luce". E' questo l'allarme lanciato dall'Oipa Bologna (organizzazione internazionale protezione animali) , che sottolineano come 'è sempre molto difficile riuscire a provare questo tipo di azione, punita dal codice penale, perché quando i nostri nuclei di Guardie Zoofile intervengono in seguito ad una segnalazione, il reato è già stato compiuto ed è molto difficile riuscire a raccogliere le prove necessarie per perseguire il colpevole'.

ORRORE IN CAMPAGNA. Alcuni gattini appena nati sono stati trovati sepolti vivi, qualche tempo fa a Marzabotto. Un controllo effettuato dai vigili urbani e dai veterinari dell'Ausl in quel caso ha permesso di inchiodare alle proprie responsabilità l'autore del fatto. "Abbiamo ricevuto una segnalazione da parte una cittadina che sosteneva che il suo vicino aveva preso a sua insaputa i gattini appena nati della sua gatta e li avrebbe seppelliti vivi - raccontano i volontari - La base volontaria del nostro operato, purtroppo, nella maggior parte dei casi ci impedisce di poter intervenire nell’immediatezza, fortunatamente, in quel caso, la Polizia Municipale ed il Servizio Veterinario dell’Ausl, con i quali siamo in contatto, sono riusciti a recarsi sul posto il giorno successivo'.
Ciò che hanno trovato, ha confermato la segnalazione ricevuta: i gattini erano stati seppelliti vivi e la riprova era il fatto che due di essi fossero ancora in vita. Purtroppo, è stata inutile la corsa alla clinica veterinaria più vicina nel tentativo di salvargli la vita perchè sono spirati entrambi poco dopo.
A quel punto, per il responsabile, un cittadino di Marzabotto, è scattata una denuncia "per uccisione di animali" depositata presso la Procura della Repubblica di Bologna.

L'APPELLO DELL'OIPA. L’OIPA fa sapere che "in seguito a questo accadimento, per cercare di dare giustizia a queste vite appena nate e già stroncate e per cercare di dare un segnale forte contro queste pratiche barbare e anacronistiche, ha deciso di costituirsi Parte Civile contro il colpevole". 
Così facendo – spiega Paolo Venturi, coordinatore della Regione Emilia Romagna dei Nuclei di Guardie Eco-Zoofile dell’OIPA – "speriamo di scuotere l’opinione pubblica in merito a questi reati e dare un segnale netto di discontinuità rispetto a quanto avvenuto nelle nostre campagne negli anni – Abbiamo grande rispetto per i contadini e le loro tradizioni che hanno contribuito alla crescita del nostro Paese e, in molti casi, ne rappresentano la parte più pulita e genuina – prosegue Venturi – riteniamo però necessario che anche loro facciano dei passi avanti nel rispetto della vita e degli esseri viventi e comincino a pensare che è molto più rispettoso e corretto far sterilizzare un gatto piuttosto che prendergli i figli appena nati e ucciderli con metodi barbari".
 
L’OIPA è attiva ed impegnata sul territorio con il proprio nucleo di Guardie Eco-Zoofile, all’interno dei canili di Calderara di Reno, Castiglione dei Pepoli, Valsamoggia e Savignano, nella gestione dei gatti liberi e delle colonie feline. "Per tutte queste attività, svolte su base esclusivamente volontaria, sono necessari grandi sforzi economici compreso quelli per gli atti legali delle costituzioni di Parte Civile". Così ricordano i volontari, invitando la cittadinanza a sostenerli con un piccolo contributo (per le modalità vedi sito Oipa). 

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