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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cavaticcio

Gay Pride: sabato più politica e meno carnevale, ci sarà anche Merola

Sabato 29 giugno Gay Pride in città: "Sui diritti civili c'é ancora tanto da fare, anche nella avanzatissima Bologna. Niente carri, si punta ai diritti civili"

Sabato 29 giugno, dopo il Gay Pride di Roma, la parata arriva anche a Bologna: "Sui diritti civili c'é ancora tanto da fare, anche nella avanzatissima Bologna". A ricordarlo (e sabato lo faranno sfilando in una sfilata confermata senza 'carnevalate' come lo scorso anno) sono le associazioni cittadine lgbt: dodici richieste, nero su bianco, a Comune, Provincia e Regione, a partire dal riconoscimento completo delle unioni affettive in tutte le pratiche dell'amministrazione. Perché se l'attestato di famiglia anagrafica rilasciato dal Comune riconosce praticamente tutte le unioni, al genitore non biologico che va a prendere il figlio a scuola, serve ancora una delega del compagno/a.

Ecco il programma per la giornata di SABATO 29 GIUGNO

·       ore 12,30: punti ristoro, banchetti informativi  con distribuzione di materiale presso il Giardino del Cavaticcio;

·       ore 14,30: concentramento presso Parco del Cavaticcio, con i dj set di Bruno P. – Matty P. & Bagonga, e con le esibizioni deggli artisti

·       ore 16,30 partenza del corteo pedonale con bande musicali, bandiere e striscioni;

Il corteo percorrerà via Fratelli Rosselli, via Don Minzoni, piazza dei Martirti, via dei Mille, via  Indipendenza, per entrare in Piazza del Nettuno dove si concluderà con gli interventi delle Associazioni LGBT e le esibizioni di SENIT (Eurovision Song Contest), YENDRY (X-Factor), ALESSADRO MAMHOUD (X-Factor), SILVIA CAPASSO (The Voice).

Dalle ore 21,00 OFFICIAL PRIDE PARTY all'Estragon, via Stalingrado 83, con IMMANUEL CASTO, YENDRY (X-Factor), ALESSANDRO MAHMOUD (X-Factor), SENIT (Eurovision Song Contest & Amiche per l’Abruzzo), Janina Stars, Miss Delicious, Minerva Lowenthal , Fable, Little Fluffy Luke, Le Strulle e Dee Sign.

SABATO 29 LA PARATA PIU' POLITICA CHE FESTOSA: E CI SARA' ANCHE MEROLA. L'appuntamento di sabato 29 (concentramento al Cavaticcio alle 14.30 per poi raggiungere piazza Nettuno) si inserisce nell'onda lunga della manifestazione nazionale di Palermo che coinvolgerà, oltre a Bologna, anche Milano, Napoli, Catania e Cagliari. Un'occasione sempre meno festosa e invece sempre più politica, come confermano i dodici punti della piattaforma di richieste che Cassero, Arcilesbic, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit hanno messo sul tavolo degli enti locali, ricevendo una prima apertura a un dialogo "vero" da parte del Comune. Perché è vero che Bologna è molto più avanti di tante realtà nazionali, ma proprio quell'attestato di "famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi" deliberato in anticipo sui tempi più di dieci anni fa, ancora rimane incompiuto in molte sue parti.

COGENITORE COME GENITORE A TUTTI GLI EFFETTI. "Chiediamo - hanno scritto - che consenta al cogenitore di essere riconosciuto come genitore a tutti gli effetti nei nidi e nelle scuole dell'infanzia comunali e del sistema educativo". Tra le altre richieste, l'organizzazione di una settimana dell'orgoglio lgbt da parte degli enti pubblici: "Come fa Obama, perché se continuiamo a farlo noi non si esce dall'idea che sono solo temi lgbt", ha spiegato il presidente di Arcigay Vincenzo Branà.

LAVORO AI TRANS COME FACCO A IKEA E DA LEROY MERLIN. E ancora un avvio al lavoro per le persone transessuali, "come fanno Ikea e Leroy Merlin con qualcosa che assomiglia a delle quote trans", sottolineano dal Mit che, dal canto suo, ha auspicato una nuova sede e il sostegno al proprio progetto di alloggi di emergenza. E ancora "progetti di formazione nelle scuole per combattere quei pregiudizi che, inconsapevolmente, rimangono" e pratiche analoghe anche negli ospedale "per la rimozione degli stereotipi di orientamento sessuale e identità di genere che ostacolano la funzione medica". Infine una maggiore attenzione sull'Aids: "La Regione - ha detto Branà - riconosca i test salivari sperimentali sull'Hiv, i numeri dei contagi sono in aumento". Il Comune, intanto, ha risposto presente: "Apriamo un tavolo di lavoro, come da tempo non si fa", ha detto il coordinatore di giunta Matteo Lepore, mentre il sindaco Virginio Merola parlerà dal palco del Pride e sarà presente ad altre iniziative. Un primo segnale di dialogo, nel giorno dell'iscrizione della prima coppia gay nel registro delle unioni civili di Budrio.

SOBRIETA' PER DARE MAGGIORE RILIEVO AGLI OBIETTIVI SOCIALI. Come l'anno scorso, sarà senza carri né mezzi amplificati il Bologna Pride in programma sabato 29 giugno nel centro di Bologna. Il corteo per i diritti lgbt partirà dal Cavaticcio alle 14.30 e raggiungerà piazza Nettuno, dove dal palco parleranno il sindaco Merola e i portavoce delle associazioni, tra cui la mamma di un figlio trans dell'Agedo. Gran finale la sera all'Estragon con i concerti, tra gli altri, di Immanuel Casto e Senit. La manifestazione sarà preceduta da una settimana di eventi che inizierà lunedì con il ritorno di Miss Alternative al Botanique. L'intero programma è su www.bolognapride.it. Ma il pride non sarà solo divertimento. Le associazioni che lo hanno promosso (Cassero, Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit) hanno presentato a Comune, Provincia e Regione una piattaforma di 12 richieste, tra cui l'organizzazione di una settimana dell'orgoglio lgbt e il riconoscimento completo delle unioni affettive all'interno delle pratiche dell'amministrazione. "E' presto per dare risposte, ma sarebbe ora di aprire un serio tavolo di lavoro come da tempo non si fa", l'apertura del coordinatore di giunta Matteo Lepore che ha auspicato "l'approvazione in tempi brevi del matrimonio civile per le coppie omosessuali da parte del Parlamento che deve recuperare capacità legislativa su questi temi".

FRANCO GRILLINI: IMPORTANTE CHE SIA ANCHE IL SINDACO DI BOLOGNA. La partecipazione del sindaco di Bologna Virginio Merola al Pride cittadino di sabato prossi, è un fatto molto importate perché conferma l'impegno delle istituzioni locali contro ogni forma di pregiudizio e di discriminazione verso le persone lgbt". A sottolinearlo, in una nota, è Franco Grillini, consigliere regionale e presidente di Gaynet Italia: "E' importante anche, e forse soprattutto, per la richiesta al Parlamento perché anche in Italia sia possibile varare quelle leggi in vigore in Europa fin dal 1989", aggiunge Grillini. L'esponente storico del mondo gay italiano, inoltre, ha rimarcato come "da questo punto di vista l'iscrizione della prima coppia al registro delle Unioni Civili di Budrio sottolinea l'urgenza e la necessità di una legge nazionale che riconosca la parità dei diritti alle persone glbt". In giugno, ha concluso Grillini, "in Italia c'é una vera e propria 'onda del Pride' con grandi manifestazioni in decine di città alla presenza di decidere di migliaia di manifestanti 'orgogliosi' di essere protagonisti di una grande rivoluzione civile".

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