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Cronaca Centro Storico / Via del Borgo di San Pietro

Preoccupazione per il clochard Gennarino: “Cammina a stento e viene usato dai pusher”

I residenti della zona di via del Borgo, che lo conoscono da 20 anni, sono "arrabbiati per una situazione perennemente irrisolta". L’assessore Aitini aggiorna sulle mosse dell'Amministrazione

Gennarino, il clochard che da "abita" in via del Borgo di San Pietro da oltre vent'anni questa mattina alla solita ora non è arrivato davanti al civico 90, dove sta sempre. Nei giorni passati le sue condizioni fisiche e psicologiche (il suo problema è una pesante dipendenza dall'alcol) si erano ulteriormente aggravate, così come raccontano i residenti della zona, che avevano deciso di lanciare l'ennesimo S.O.S. attraverso una segnalazione alla stampa. 

"Non cammina più. Si trascina per terra e attraversa pericolosamente la strada"

I cittadini, che da anni lo conoscono e sopportano malamente quello che la sua sosta comporta in termini di degrado nella loro zona (anche episodi di atti osceni) raccontano che ultimamente la situazione era degenerata: "Non riesce più a reggersi in piedi e si muove trascinandosi con le braccia, seduto per terra, attraversando fra l'altro strade trafficate come via Irnerio con il rischio di essere investito dalle auto. Non è possibile andare avanti così. I ragazzi gli comprano il vino, lui beve e dice di essere stato cacciato anche dal Sabatucci. Dopo anni, possibile che non si sia ancora risolta questa storia? 

"Gli spacciatori lo hanno usato anche come deposito per la droga"

Fra le cose che raccontano i residenti di via del Borgo di San Pietro, anche il modo con cui "alcuni pusher che spacciano nella zona lo hanno utilizzato come sorta di deposito per gli stupefacenti: gli hanno messo la roba addosso e poi via via che arrivavano i clienti attingevano da Gennarino. Una cosa che rende bene l'idea dell'aria che si respira". 

Aitini: "Gennarino in una struttura protetta"

E l'assessore alla Sicurezza Urbana Alberto Aitini a dare con tempismo la conferma del motivo per cui questa mattina Gennarino non è arrivato nel suo solito ritaglio di portico: "Siamo finalmente riusciti a convincerlo e adesso si trova in cura in una struttura, nella quale starà per alcune settimane. Da tempo collaboriamo con i servizi sociali che lo seguono e monitoriamo la situazione, ma senza la sua volontà, senza la prescrizione di un medico per un trattamento sanitario obbligatorio non potevamo costringerlo: il suo grande problema è l'alcool e contiamo che questo periodo serva a disintossicarlo". 

"Speriamo che si faccia curare - dice un cittadino che ha seguito tutti gli ultimi eventi - perchè ne ha bisogno. Lo scorso giovedì l'ambulanza è stata chiamata per ben tre volte e ieri pomeriggio intorno alle 18.30 ecco l'ultimo intervento, che speriamo porti a una soluzione definitiva". 

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