rotate-mobile
Cronaca

L'ira dei gestori delle discoteche: "Si cerca un capro espiatorio"

Il presidente del sindacato contro l'ordinanza della Regione Emilia-Romagna che dalle 13 di oggi, 15 agosto, riduce del 50% gli ingressi nei locali, chiusura immediata in caso di inosservanza e mascherine obbligatorie anche all'aperto

I gestori delle discoteche dell'Emilia-Romagna non ci stanno e attaccano l'ordinanza firmata dal presidente Stefano Bonaccini. "Adesso basta, non ci stiamo più. Non possiamo essere sempre noi la vittima sacrificale.
Serviva uno scalpo da esporre all'opinione pubblica - tuona Gianni Indino, presidente del Silb dell'Emilia Romagna- serviva una vittima sacrificale da consegnare ai benpensanti? Ecco, adesso l'avete. Ma non ci stiamo più: ci siamo stancati di essere considerati la causa di tutti i mali".

Il presidente del sindacato dei gestori dei locali da ballo esprime "profondo dispiacere" per l'ordinanza della Regione Emilia-Romagna che dalle 13 di oggi, 15 agosto, "imporrà di fare entrare nei locali da ballo del nostro territorio il 50% delle persone rispetto alla capienza, con chiusura immediata del locale in caso di inosservanza e mascherine obbligatorie anche all'aperto".

Si dice "molto dispiaciuto e allo stesso tempo molto preoccupato - prosegue Indino - per una decisione che arriva a poche ore dalla sua entrata in vigore e che metterà in seria difficoltà non solo i gestori dei locali, ma l'intero territorio. I ragazzi sulla riviera ci sono già e sono tanti. I biglietti per i locali da ballo per la serata di Ferragosto sono già stati acquistati in prevendita on-line. Forse la politica pensa che con questa ordinanza i ragazzi torneranno a casa ordinatamente? Invece, si presenteranno comunque in discoteca sperando di essere i fortunati ad essere ammessi alle feste. Come faremo a gestire queste situazioni? Come faremo a fare entrare solo la metà delle persone senza creare il caos?".

E poi, prosegue il numero uno del Silb, i "ragazzi che resteranno fuori, dove andranno a passare la nottata? Nei parchi, in spiaggia, nelle piazze, alle feste abusive? E chi li controllerà? Le Forze dell'ordine dovranno anche presidiare il resto territorio per scovare i delinquenti veri. Magari si chiamerà l'Esercito, così daremo una bella immagine del territorio".

"Sono settimane, lamenta ancora Indino, "che l'opinione pubblica cerca un capro espiatorio, il posto dove si annidano tutti i mali. Ed ecco la discoteca, come sempre pronta all'uso: se i ragazzi si drogano è perché sono andati in discoteca; se bevono è perché sono andati in discoteca; se sono maleducati è perché frequentano la discoteca. Ci mancava solo di essere tacciati di essere degli untori, ancora una volta senza motivi reali".

A Rimini, per esempio, "negli ultimi giorni i nuovi contagi sono sempre stati a una cifra, quasi tutti da screening programmati e nessuno, dati alla mano, e' stato contagiato in discoteca. Ma questo a chi importa? Pare non importare a nessuno". Si è lavorato "tanto per rimettere in carreggiata questa difficile stagione - conclude Indino - facendo leva sulla nostra capacità imprenditoriale.

"Nessuno avrebbe scommesso un euro su una stagione a questi livelli in cui si fosse riuscito a contenere le perdite. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla caparbietà e alla volontà degli imprenditori di questo territorio, che siano essi albergatori, ristoratori, bagnini, commercianti chi più ne ha più ne metta. Tutti abbiamo contribuito a restituire un'immagine positiva e favorevole del nostro territorio e adesso la politica ci pone sulla testa questa spada a poche ore dal Ferragosto".

"Una decisione - conclude - che rischia di essere più difficile da gestire rispetto a quello che avevamo previsto. È questo che si voleva ed è stato fatto, ma dubito che porterà i frutti sperati". (Dire)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'ira dei gestori delle discoteche: "Si cerca un capro espiatorio"

BolognaToday è in caricamento