rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Medico accusato dell’omicidio della moglie: è indagato anche per la morte della suocera

Tracce di Midazolam pure nelle analisi dell'anziana signora, anche se, scrive il gip, "gli esiti preliminari sono da confermare con le indagini”. Il precedente della bottiglia di vino, la "complessa macchinazione" e il ruolo della sorella: cosa emerge dagli atti

Giampaolo Amato, il medico bolognese 64 enne arrestato sabato scorso e accusato di aver assassinato la moglie Isabella Linsalata, 62 anni, con una somministrazione di farmaci tra il 30 e il 31 ottobre 2021, risulta indagato anche per la morte della suocera, deceduta 22 giorni prima della figlia. Le analisi sull’anziana signora sono "risultate positive a Midazolam ed al suo metabolita", ed è emerso anche il sospetto della presenza di sevoflurano nel prelievo di polmone. Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Claudio Paris, si sottolinea però che gli esiti medico-legali su questo secondo caso di possibile omicidio, sempre con somministrazione di farmaci, sono da intendersi “come preliminari e necessitanti di indagini di conferma".

Intervista BolognaToday: cosa ci raccontò la dottoressa Linsalata |VIDEO  

Medico ex Virtus. Secondo il gip "rischio concreto" anche per l'altra donna 

“Movente sentimentale ed economico”

Secondo il gip, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per il medico bolognese, il movente dell’omicidio di Linsalata, trovata morta nel suo appartamento il 31 ottobre 2021, è “di tipo innanzitutto sentimentale, senza tuttavia potersi neppure escludere l'incidenza di spinte di tipo economico". La relazione extraconiugale dell’indagato con una donna molto più giovane di lui, rappresenterebbe “senz’altro questo inconfessabile desiderio”, lasciare cioè la moglie per un’altra, “che lo ha spinto a cagionarne volontariamente la morte”. Amato viene descritto dal gip come "un uomo al cospetto di dolorosissime decisioni, diviso com'è tra la volontà di non far soffrire i propri familiari e il desiderio di vivere liberamente la sua relazione con la giovane amante (che tuttavia nella sua mente, nonostante la non semplice tempistica di realizzazione, ha ormai assunto un'incidenza soverchiante)". E quindi, continua il giudice, "è senz'altro questo inconfessabile desiderio che può averlo spinto già nel 2019 ad attentarne alla vita", sempre con una somministrazione di farmaci, "come pure è senz'altro questo inconfessabile desiderio che lo ha spinto a cagionarne volontariamente la morte nel 2021". E diversamente da quanto sostenuto dalla Procura, il giudice individua anche un movente economico, vista la situazione “tutt’altro florida” del medico che “avrebbe molto da perdere da un eventuale divorzio con la moglie - che viceversa dispone di un apprezzabile patrimonio immobiliare - e già gliene ha prospettato la possibilità". D’altro canto, "l'eventualità di rimanere vedovo, oltre a regalargli la possibilità di vivere finalmente la propria storia d'amore" con l'amante, "gli offrirebbe altresì una lusinghiera successione".

 

L’episodio della bottiglia nel 2019

Particolarmente importante per l’intera indagine è “l’episodio della bottiglia di vino”, avvenuto la sera del 19 maggio 2019. Anche su quella bottiglia, tre anni dopo, sono state trovate tracce di Midazolam, la stessa sostanza poi rilevata dal medico legale nell'autopsia. Decisivo è stato qui il ruolo della sorella della vittima, che racconta di aver sentito quella sera al telefono Isabella Linsalata mentre era al cena con il marito, e di essersi accorta di un suo stato di malessere. Decide quindi di raggiungerli a casa. Appena arrivata, si accorge delle “penose” condizioni della sorella (“come se lei fosse ubriaca e rimbambita”), la quale peraltro le confida di aver bevuto a cena “un vino amarissimo”. A questo punto, la sorella decide di recuperare la bottiglia vuota che si trova dentro al bidone per la raccolta differenziata del vetro sul balcone, e subito nota uno strano particolare, è stata lavata. Insospettita, la sorella prende con sé la bottiglia per poi cercare di farla analizzare, non trovando però dei laboratori adatti. Tre anni dopo, nel marzo 2022, la bottiglia viene sequestrata dagli inquirenti e analizzata, con esito positivo. L’episodio emerge dagli atti che hanno portato all'arresto del medico per omicidio premeditato.

La “complessa macchinazione”

L’ipotesi infatti, spiega il gip, è che Amato abbia organizzato una "complessa macchinazione", che ha provocato la morte della donna con sostanze con ogni probabilità sottratte nei giorni precedenti da uno degli ospedali dove lavorava come medico. Un'ipotesi plausibile, secondo il gip, è che Amato, dopo aver “riacquistata da qualche tempo la fiducia della moglie”, possa “averle somministrato il Midazolam all'interno di qualche bevanda, come peraltro aveva già fatto in passato". Del resto, sottolinea "è proprio la figlia" a riferire di questa (ripresa) abitudine del padre di preparare tisane per la madre. E quindi, sempre secondo quanto scrive il gip nell’ordinanza, sulla base delle consulenze medico legale disposte, "deve affermarsi che la Linsalata è deceduta per un'intossicazione acuta da (diversi) xenobiotici". Per la Procura sostanze sedative e psicotrope/psicoattive e, in particolare, sevoflurano e midazolam.

“Le amiche e la sorella non hanno mai abbandonato la vittima”

D’altronde, sottolinea il gip, la vittima sospettava sin dall’inizio del 2019 che il marito potesse somministrarle a sua insaputa sostanze tossiche, escludendo con ogni probabilità che l’intento fosse quello di ucciderla. Negli atti, questo emerge da una serie di elementi, a partire dalle dichiarazioni della sorella e di due amiche. Ed è soprattutto "grazie alla lungimiranza, al senso di protezione (prima) ed all'ostinata ricerca della verità (poi) serbati in particolare da queste tre donne, che non l'hanno mai abbandonata, che si dispone oggi di accertamenti di tipo tecnico formatisi ben prima del suo decesso", sottolinea il giudice, parlando di "prove a futura memoria", raccolte dalla sorella e dalle amiche. Proprio come nel caso della bottiglia di vino.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Medico accusato dell’omicidio della moglie: è indagato anche per la morte della suocera

BolognaToday è in caricamento