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Cronaca

Crack Parmalat, Gianluca Vacchi assolto dall'accusa di bancarotta fraudolenta

Vent'anni dopo finisce così il processo 'Parmatour' per l'imprenditore bolognese

Gianluca Vacchi  assolto perché il fatto non sussiste. Così l’imprenditore bolognese si lascia alle spalle l'accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione nel processo 'Parmatour', uno dei filoni del crac Parmalat. Lo ha deciso il tribunale di Parma, a fronte di una richiesta di condanna di quattro anni e sei mesi formulata dalla Procura.

Gianluca Vacchi nell'affaire Parmalat

I fatti - ricostruisce l'Ansa - si riferivano all'operazione Last Minute Tour, tra il 2001 e il 2002, quando la società Last Minute, di cui Vacchi era detentore della partecipazione azionaria, fu ceduta alla Hit, galassia del turismo del gruppo di Calisto Tanzi, per 29 milioni di euro. Una cifra "esorbitante" e determinata in modo arbitrario, per la Procura, secondo cui l'importo venne distratto da Vacchi in concorso con Tanzi e altri soggetti allo scopo di creare pregiudizio ai creditori.

Prima la condanna, poi l'appello e infine l'assoluzione

Dopo una condanna a tre anni e sei mesi in primo grado, in appello a Bologna la decisione su Vacchi, nel 2014, era stata annullata, per essere il fatto ritenuto in sentenza diverso da quello contestato e gli atti rimandati al tribunale parmigiano per un nuovo giudizio, che si è concluso ieri con l'assoluzione.  
   

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